Micro Machines World Series, tornano le macchinine, ma perdono il turbo - Recensione

Codemasters torna alle macchinine, ma Micro Machines World Series non convince

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Crash Bandicoot è in testa alle classifiche di vendita console, Nintendo annuncia il ritorno del Super Nintendo e le Micromachines sono protagoniste di un nuovo videogioco. Ci verrebbe da citare il famoso meme che recita, "che anno è"? Siamo nel pieno degli anni della nostalgia, risponderemmo. Ma questo è un tema per uno dei nostri speciali dedicati che tanto vi piace leggere in arrivo a brevissimo. Qui ci dobbiamo occupare di raccontarvi Micro Machines World Series, atteso ritorno alle macchinine di Codemasters. Gli sviluppatori inglesi hanno rispolverato la formula storica che ha accompagnato tanti pomeriggi tra amici per ammodernarla e portarla nella nuova generazione. Un'operazione riuscita? Purtroppo non quanto avremmo sperato.

[caption id="attachment_174985" align="aligncenter" width="600"]micrmachines screenshot I dieci stage disponibili sono fantasiosi e divertenti, anche se un po' pochi[/caption]

Eppure sembrava un'operazione facile e di sicuro successo. Ai fan sarebbe bastato riavere la magia dei giochi originali rivestiti con una grafica moderna, qualche nuova modalità e una funzionalità online efficace, adatta a farci divertire anche quando non abbiamo amici in casa. Senza dimenticare come Codemasters avesse ripreso in mano il gioco nel 2014 proponendo un piccolo gioiellino di divertimento chiamato Toybox Turbos, un Micromachines a tutti gli effetti senza però la licenza ufficiale. Suddetto titolo aveva tutto realizzato a modo, pieno di macchine, tracciati e dal gameplay ben calibrato. Micro Machines World Series si propone invece un po' vuoto, privo innanzitutto di una vera modalità single player o una corposa campagna o anche semplicemente macchine da vincere giocando.

"Micro Machines World Series si propone un po' vuoto"

Quello che farete è praticamente solo partecipare a gare online scegliendo tra una delle tre modalità principali, Gara, Battaglia ed Eliminazione. Curiosamente al termine di ogni match verrete sbattuti fuori dal server e dovrete riavviare la ricerca di una partita, ma fortunatamente il matchmaking è davvero rapido e si tratta più di una formalità. A nostro giudizio però, ciò evidenzia una lavorazione del prodotto eccessivamente frettolosa. Sottolineata anche, come dicevamo, dai contenuti un po' risicati. Solo 10 tracciati e 12 macchine infatti compongono l'offerta, di un titolo venduto a prezzo budget è vero, ma che avrebbe dovuto garantire ben altri numeri.

[caption id="attachment_174984" align="aligncenter" width="600"]micrmachines screenshot In tutte le modalità è possibile utilizzare i power-up per ostacolare o distruggere del tutto l'avversario[/caption]

Fortunatamente il gameplay è piuttosto ben fatto, saldamente legato alla tradizione. Con una visuale dall'alto efficace nel seguire l'azione, dovrete controllare la vostra macchinina su tracciati costruiti in ambientazioni casalinghe, come una cucina, la scrivania di uno studente, piuttosto che un bizzarro tavolo di un laboratorio e molto altro. Ci vuole un po' di pratica per apprendere al meglio il sistema di guida, totalmente arcade e volutamente confusionario, e sicuramente è bene imparare a memoria la morfologia di ogni percorso e delle sue scorciatoie. Anticipare le curve è fondamentale per rubare posizioni agli avversari. Micro Machines World Series non è un gioco facile e complici anche i power-up che si possono utilizzare per buttare fuori strada le altre macchine, richiede un po' di dedizione per essere dominato a dovere. Insomma, tirando un po' le fila, ci siamo davvero divertiti con il titolo Codemasters, perché la formula alla base di tutto funziona e l'online è abbastanza efficiente, nonostante alcuni episodi di LAG. Il problema è che non c'è altro a tenere il giocatore incollato allo schermo. Le (poche) auto presenti si guidano praticamente tutte allo stesso modo, non ci sono variazioni dei mezzi come accaduto in altri episodi passati che includevano i motoscafi ad esempio. Ed il focus sull'online ci può anche andare bene se però viene supportato con più di tre semplici modalità e qualcosa di più stimolante di personalizzazioni estetiche da sbloccare avanzando di livello. Sono in arrivo degli eventi multiplayer organizzati dagli sviluppatori, vedremo se saranno in grado di dare altra linfa vitale al prodotto.

[caption id="attachment_174983" align="aligncenter" width="600"]micrmachines screenshot Tecnicamente il titolo Codemasters si difende grazie ad una buona fluidità ma non fa certo gridare al miracolo[/caption]

Il nostro responso è quindi di scarsa soddisfazione, anche perché non possiamo dimenticare come meno di tre anni fa usciva il già citato Toybox Turbos che funzionava egregiamente ed era ricco di contenuti e cose da fare. L'aspetto estetico è ben riuscito e per fortuna si muove fluido, a 60 FPS. Sicuramente non fa gridare al miracolo, ma sotto questo aspetto non abbiamo lamentele particolari. In conclusione, se avete nostalgia della mitica serie Micromachines, come avrete intuito, a nostro giudizio il mercato offre un'alternativa senza licenza più interessante a questo World Series. Se l'avete già esaurito, l'ultima opera di Codemasters saprà regalarvi qualche ora di divertimento, ma dovrete adattarvi a giocare sempre online.

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