The Outer Worlds, una tragicomica epopea sci-fi targata Obsidian Entertainment | Recensione

Gli amanti dei film di fantascienza girati a cavallo tra gli anni ’60 e il decennio successivo al primo avvio di The Outer Worlds faticheranno a trattenere un sorrisetto malizioso carico di soddisfazione, figlio di un tepore che dalla punta delle dita che stringono il pad si propagherà istantaneamente per il resto del corpo, raggiungendo in fretta il cervello, sede di un’intensa attività di recupero e riorganizzazione di suggestioni e immagini fruite altrove, portatrici di indelebili ricordi dal retrogusto certamente trash, a loro modo assolutamente cult.

L’irriverente epopea di Obsidian Entertainment, sostanzialmente un gioco di ruolo solo all’apparenza travestito da sparatutto in prima persona, è uno sbilenco tributo, una bizzarra riproposizione in salsa videoludica dei film di genere di un tempo, che potendo contare solo su mezzi di fortuna cercavano comunque con tutte le loro fo...