Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Robert Rodriguez in occasione della sua visita a Roma per la promozione di Sin City – Una donna per cui uccidere. Il regista texano era in compagnia di Frank Miller con il quale ha anche presenziato all’Happy BAD-Day di domenica 14 settembre in collaborazione con Lucky Red (leggi anche il resoconto dell’incontro con gli studenti e l’intervista a Rodriguez di BadComics.it).

Questo dialogo sul nuovo Sin City tratto dai fumetti di Mr Miller, in uscita da noi il prossimo 2 ottobre, è avvenuto alla presenza del solo Robert Rodriguez.

***

Quanto è cambiato in termini di realizzazione filmica rispetto al Sin City del 2005?
Quasi tutto. All’epoca l’esperienza era completamente nuova anche se era solo 10 anni fa. Pochissimi lavoravano in modo così intenso con il green screen e all’acquisizione digitale. Gli attori erano totalmente perplessi e mi facevano tante domande. La differenza principale tra questa esperienza e l’altra riguarda soprattutto gli attori e quanto loro adesso capiscano meglio come il film sembrerà. Questa consapevolezza li aiuta molto nella caratterizzazione del personaggio. Tutto il set, e non solo gli attori, adesso sa meglio rispetto al 2005 come sarà il risultato finale. Nel primo film… ero l’unico che sapeva come sarebbe andata a finire! Quindi sicuramente dagli attori ai tecnici, questi quasi 10 anni ci hanno aiutato molto.  Le ultime camere, quelle che abbiamo preso da James Cameron, sono veramente leggere e agili. Perfette. E’ più facile. Sin City nel 2005 fu rivoluzionario mentre ora è tutto più semplice.

Il 3d, per un film così buio, è effettivamente portentoso. Come l’hai ottenuto?
Mi piace il 3d. Conosco il 3d. Se ci pensi… io ho realizzato uno dei primi film digitali in 3d già nel 2003 con Missione 3D – Game Over e quello fu veramente uno dei primi ad essere girato digitalmente. Nel 2005 secondo me il 3d ancora non era pronto a visualizzare il mondo di Frank Miller con il suo nero così forte. Ora abbiamo sempre pochissime informazioni cromatiche ma, in un certo senso, più facilità di mettere a fuoco il centro dell’inquadratura e quindi non stancare troppo lo spettatore. Gli altri film in 3d possono rischiare di essere più confusi. Con il mondo di Sin City sei più dentro il fotogramma e sai perfettamente distinguere la differenza di profondità tra una finestra e un fiocco di neve che cade fuori della stessa. Quindi, risolto il problema del nero, l’astrazione del mondo “milleriano” aiuta il 3d piuttosto che metterlo in difficoltà. Ero molto eccitato di lavorare con la terza dimensione e ho chiesto a Frank di allungare e distendere fisicamente i suoi disegni perché questa volta avremmo lavorato con il 3d.

La tua scena preferita in Sin City – Una donna per cui uccidere?
Ce ne sono molte. Forse la migliore è quando Marv si sveglia all’inizio del film e non ricorda niente. E’ confuso e intorno a lui ci sono le macchine che girano vorticosamente. Era difficile da ottenere quell’inquadratura. Poi devo dire che tutto l’episodio con Joseph Gordon-Levitt è stato complesso e affascinante da sviluppare visto che era totalmente originale. In quel caso devo riconoscere a Joseph il coraggio di aver accettato in toto la visione di Frank e aver creduto alla sua storia. Ogni inquadratura di quell’episodio è per me notevole.

Quello che ci sembra molto interessante è l’interazione tra generazioni diverse di personaggi, alcuni nuovi rispetto all’universo di Sin City e alcuni storici. In futuro pensate di lavorare su questo concetto del conflitto generazionale?
Assolutamente sì. Il terzo Sin City avrà molti personaggi nuovi che interagiranno con quelli già presenti nel fumetto. E scriveremo anche sceneggiature originali. Questo era un test per capire se potevamo creare nuove storie per Sin City. Dobbiamo essere contemporaneamente fedeli al libro e provare a far disegnare a Frank nuove inquadrature. L’episodio di Joseph Gordon-Levitt funziona così bene che possiamo convincerci sulla bontà dell’apporto di storie completamente originali per il futuro.

Qual è il tuo personaggio preferito dell’universo Sin City?
Amo Jessica Alba nel film. Se vivessi a Sin City cercherei di uscire con lei la sera. Mi piacerebbe essere suo marito e farle un bel massaggio ai piedi ogni sera quando torna a casa stanca dopo il lavoro.

E tra gli uomini?
Marv. Sarei il suo miglior amico. Adoro il personaggio di Marv.

C’è un simbolo preciso dietro ogni innesto di colore anche questa volta?
Sì. Devi sempre considerare che nei fumetti di Miller il colore è piuttosto assente. Lo abbiamo quindi sperimentato con il primo film. Si gira sempre  a colori per poi togliere il colore da ogni inquadratura. Il colore che ho inserito in ogni singolo fotogramma deve avere un senso preciso con la storia. Gli occhi e le labbra di Eva Green cambiano e si accendono cromaticamente quando lei mostra i suoi poteri sovrumani di seduzione. In quel caso abbiamo messo appositamente occhi molto verdi e labbra molto rosse. Rapacità nello sguardo e morbosità nelle labbra. Le medicine di Marv dovevano avere invece lo stesso cromatismo della bottiglia che beveva per confondere le due forme di cura che il personaggio avrebbe prestato a se stesso. Una cura farmaceutica e una cura… alcolica. Il colore ha sempre un senso. Ogni volta che compare all’interno di un fotogramma, c’è un motivo ben preciso.

 

francesco alo robert rodriguez

 

In Sin City: una Donna per cui Uccidere, Dwight viene cacciato dall’unica donna che abbia mai amato, Ava Lord, e la sua vita diventa un inferno. Cronologicamente, questa storia è ambientata prima di The Big Fat Kill, e spiega come Dwight ha cambiato così drammaticamente il suo volto. Il film oscilla tra due delle classiche storie di Frank Miller, con nuove storie nelle quali i cittadini più duri di Sin City incontrano alcuni degli abitanti più ributtanti della città.

Il cast includerà ancora una volta Mickey Rourke nei panni di “Marv,” Jessica Alba in quelli di “Nancy,” Rosario Dawson come “Gail”, Bruce Willis come “Hartigan” e Jaime King come “Goldie/Wendy”, ai quali si aggiungeranno Joseph Gordon-Levitt come “Johnny,” Dennis Haysbert come “Manute,” Jamie Chung come “Miho,” Christopher Meloni, Juno Temple (“Sally”), Jeremy Piven, Ray Liotta, Julia Garner (“Marcy”) e Josh Brolin come “Dwight”.

Sin City: una Donna per cui Uccidere, sviluppato da Frank Miller e basato sulla sua stessa graphic novel, su una sua sceneggiatura scritta assieme a William Monahan, ha una release fissata per il 22 agosto 2014. In Italia arriverà grazie alla Lucky Red il 2 ottobre.