Nel momento in cui le alternative legali alla pirateria audiovisiva esistono (parliamo di America) il problema pare essere che queste non vengono trovate, WhereToWatch.com nasce per questo.

In un continuo sforzo di risalire la corrente dei torrenti di pirateria audiovisiva la MPAA (associazione che riunisce produttori e distributori statunitensi) è passata dal prendersela con gli utenti, al prendersela con i siti che agevolano la pirateria fino agli ISP (chi fornisce la connettività come Fastweb da noi) fino ad attaccare Google, tra i cui risultati non è difficile trovare collegamenti a siti che linkano contenuti pirata.

La pirateria è illegale dunque Google non dovrebbe agevolarla, la società di Mountain View ha risposto negli anni spingendo leggermente più indietro nell’elenco dei risultati i siti in questione. Un rimedio che rimedia molto poco, visto che basta cambiare le chiavi di ricerca per riavere i risultati pirata in cima all’elenco.

Dunque per dare battaglia alla pirateria anche nel settore dei risultati dei motori di ricerca la MPAA ha per l’appunto annunciato la nascita di WhereToWatch.com, aggregatore che inserito il nome di un regista, attore o film restituisce un elenco di destinazioni in cui trovarlo legalmente, dalle sale (in caso sia in sala) fino ai siti di streaming e noleggio legali.
Si tratta sostanzialmente dell’alternativa istituzionale a torrentz.com, metamotore di ricerca per torrent, con in più una virtuosa commistione di sala e online, ad oggi differenziati dalle finestre, domani (si spera) disponibili in contemporanea.

L’iniziativa lodevole sulla carta non pare tuttavia così indispensabile, visto che diversi player necessitano di diversi account, diverse informazioni di pagamento da sottoscrivere e spesso funzionano a forfait mensile non a singolo film. Non tutti sono disposti a creare ogni volta un account nuovo su un sito diverso in più, cercando ad esempio Game of thrones, molti dei risultati sono simili a Netflix, siti che consentono la visione in streaming ma dietro un pagamento mensile, dunque inutili nel caso specifico (in caso si voglia vedere unicamente quella serie o un altro film), altri ancora non consentono il noleggio ma l’acquisto.

Il risultato quindi è che molti dei siti sono inutilizzabili (per l’appunto come Netflix), altri propongono prezzi incredibili perchè c’è solo l’acquisto disponibile (parliamo di 15$) mentre i più utili (cioè quelli che consentono il noleggio di un film alla volta) sono sempre gli stessi.

Il problema della reperibilità è in buona sostanza un falso problema, mentre in molti (i meno esperti) possono faticare a trovare link a file pirata, in pochi non hanno la minima idea di trovare un film legalmente. Dunque difficilmente WhereToWatch.com otterrà le visite, i link e quel complesso di interesse che lo aiuterà a finire su Google prima dei siti pirata per le ricerche su un dato film, di certo a meno che la MPAA non agisca su Google in maniera non diversa dal passato per alterare nuovamente la maniera in cui attribuisce la priorità ai propri risultati spingendo artificialmente in basso quelli pirata e dunque indirettamente in alto i propri.

Al contrario un’idea simile potrebbe essere buona da noi, dove ancora la conoscenza delle alternative legali è piccola e non tutti i siti hanno il medesimo catalogo.