Attenzione: il seguente approfondimento contiene spoiler sulla trama del film


 

Tutto nasce in seguito alla pubblicazione di un articolo su io9 in cui vengono messe in evidenza alcune incongruenze, "facilonerie" se vogliamo, dell'Universo Cinematografico della Marvel.

Dieci punti che, secondo l'editor che ha redatto il pezzo, non hanno "nessun dannato senso". Come sapete, anche noi di BadTaste siamo soliti segnalare di tanto in tanto inesattezze nella trama di questo o quel film con articoli scritti interamente di nostro pungo o, magari, con la segnalazione di un qualche video in stile "Everything Wrong With". Eppure siamo perfettamente consapevoli che accanirsi troppo contro la "sospensione dell'incredulità" con osservazioni che lascerebbero di stucco persino Sheldon Cooper sia un'azione che dovrebbe sfociare in maniera quasi esclusiva nel territorio dell'attività ludica.

Anche perché, a voler essere troppo pignoli, si potrebbe finire per fare delle figuracce dovendo poi abbassare il "ditino" alzato inizialmente a mo' di biasimo.

Su io9, al punto Numero 10, il giornalista si domanda a cosa serva l'algoritmo recuperato sulla nave ad inizio del film e come abbia fatto lo S.H.I.E.L.D. a essere così stupido da divenire, de facto, un'organizzazione controllata, almeno per metà, da agenti dell'HYDRA.

 

 

Devin Faraci, su BadAss Digest, dà una risposta semplice e diretta: lo S.H.I.E.L.D. è stato stupido almeno quanto il Governo degli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Quando Vedova Nera e Captain America apprendono dalla coscienza informatica di Arnim Zola che lui e altri scienziati dell'HYDRA agli ordini di Teschio Rosso sono stati cooptati dall'America per mettere a disposizione del governo e del nascente S.H.I.E.L.D. le loro conoscenze tecnico-scientifiche, Natasha Romanoff fa un diretto riferimento all'Operazione Paperclip

Una menzione a un accadimento che intreccia la storia fittizia dell'Universo Cinematrografico della Marvel alla Storia con la "S" maiuscola degli anni post-Seconda Guerra Mondiale. Non è difatti un mistero che la nascita dello Strategic Hazard Intervention, Espionage Logistics Directorate ideato da Stan Lee e Jack Kirby nell'ormai lontano agosto del 1965 sia ispirata in maniera drastica all'Office of Strategic Service istituito nel 1942 dagli Stati Uniti per gestire, in maniera centralizzata, la raccolta dell'intelligence militare.

In corti discorsi: si tratta della costola da cui è poi nata la Central Intelligence Agency. La CIA. 

Come spiega Wikipedia:

Il presidente Harry S. Truman lo sciolse il 20 settembre 1945. Tra lo scioglimento dell'OSS e la nascita della CIA vi fu un breve periodo (1946-1947) di operatività del Central Intelligence Group (CIG), un organismo creato da Truman avvalendosi con disinvoltura di poteri presidenziali previsti per il tempo di guerra, quindi al di fuori dei casi consentiti. Esperti dell'amministrazione USA ritennero "illegale" tale situazione, poi sanata con l'istituzione dell'attuale CIA.

Già questo breve estratto fa rieccheggiare una certa eco nei conoscitori tanto dell'UCM quanto del pantheon più prettamente fumettistico della Casa delle Idee.

Passando allo specifico dell'Operation Paperclip, è stato proprio l'OSS a premurarsi di portare negli Stati Uniti buona parte di quegli scienziati nazisti responsabili degli incredibili progressi nel campo della balistica, della missilistica e non solo della Germania nazista. Nonostante i crimini ai danni dell'umanità commessi dal Terzo Reich, l'importante era evitare che tali "menti" potessero finire arruolate fra le fila di quella nazione che gli USA avevano già inquadrato come prossimo nemico: la Russia.

Scrive Wikipedia:

Operazione Paperclip (anche accreditato come Progetto Paperclip, dove è possibile tradurre il termine inglese "paperclip" in italiano, con "graffetta") era il nome in codice di un'operazione dell'Office of Strategic Services (OSS) statunitense volta a reclutare gli scienziati tedeschi dalla Germania nazista, nelle fasi immediatamente successive alla fine della seconda guerra mondiale anche con il fine di evitare che le conoscenze scientifiche naziste finissero nelle mani dell'Unione Sovietica.

L'Operazione Paperclip ("graffetta") ebbe inizio nel novembre 1945, che consistette nell'importazione di ex-nazisti, circa 2.000 fra scienziati tedeschi e loro familiari, tra il 1945 ed i primi anni settanta.[2][3] L'obiettivo era sottrarre all'URSS durante la guerra fredda l'acquisizione dei progressi scientifici compiuti dalla Germania nazista.

Il Presidente Harry Truman autorizzò l'operazione a patto che gli scienziati non fossero stati membri del partito nazista e più che nominalmente partecipi nelle sue attività, o sostenitori attivi del militarismo nazista. In molti casi però il servizio creato appositamente per gestire l'operazione il (Joint Intelligence Objectives Agency, JIOA) branca del JIC Joint Intelligence Committee ritoccò i curriculum degli scienziati per permetterne il reclutamento. Le nuove identità degli scienziati venivano allegate ai fascicoli con delle graffette, da cui il nome dell'operazione.

Graffette. Paperclip, appunto.

Ma delle identità cambiate non sono servite a evitare delle pessime figure al governo americano: svariati scienziati dei 1800 "raccolti" avevano effettivamente fatto parte del partito nazista macchiandosi di crimini disumani. 

Come ricorda lo stesso Faraci, uno dei nomi più importanti all'interno di quest'operazione, è stato quello di Werner von Braun. Il padre della programma spaziale americano, responsabile della vittoria degli Stati Uniti nella gara alla conquista dello spazio effettuata contro la Russia. Si da il caso che von Braun sia stato anche il creatore dei V2, il precursore dei missili balistici usati dalla Germania di Hitler nelle ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale. 

E i V2, ovviamente, venivano assemblati nei campi di lavoro:

I razzi V2 furono per la maggior parte fabbricati in circostanze terribili: la produzione principale infatti, ebbe luogo nei sotterranei di una fabbrica del campo di concentramento di Mittelbau-Dora, dove i lavoratori erano prigionieri ridotti in schiavitù. I sotterranei vennero scavati nella dura roccia della montagna di Harz. Lo scopo era nascondersi alla ricognizione alleata per evitare un possibile bombardamento, avendo così la sicurezza che il V2 sarebbe stato costruito nella quantità sufficiente per arrivare alla cosiddetta Endsieg (la vittoria finale della Germania).

Non proprio un ambiente idilliaco e ideale come un Googleplex: si stima che siano morte più persone costruendo i V2 che tramite il loro effettivo impiego nello scenario bellico.

Ma questo non è l'unico caso eclatante. Hubertus Strughold, fisiologo e ricercatore medico della Luftfahrtmedizinisches Forschungsinstitut durante gli anni del Reich, ha avuto un ruolo di notevole prestigio tanto nella US Air Force quanto nella NASA.

Nel 1977 la Brooks Air Force Base in Texas aveva tributato a Strughold il nome della libreria dell'impianto. Qualche anno dopo, hanno dovuto modificare il tutto perché fra le svariate attività condotte dal medico negli anni del conflitto mondiale, rientravano anche le ricerche effettuate sulle cavie umane nel campo di concentramento di Dachau. Lo scienziato si era sempre dichiarato estraneo alla cosa, tuttavia, durante il Processo di Normiberga, è stato formalmente inserito nella lista di persone "informate dei fatti" circa le modalità di attuazione dei crimini di guerra perpetrati nel primo lager nazista istituito nel 1933 su iniziativa di Heinrich Himmler.

Gli esperimenti che hanno garantito la brillante carriera di Strughold nella Terra delle Opportunità nota come Stati Uniti prevedevano test fisici in cui degli esseri umani venivano immersi in acqua praticamente ghiacciata, collocati in camere ad aria compressa e sottoposti a interventi chirurgici senza anestesia.

Hail Hydra.

 

Nella foto in calce, il criminale di guerra nazista Werner von Braun sorride, a Fort Bliss, insieme agli altri scienziati dell'Operazione Paperclip.