Con l'uscita dell'Uomo d'Acciaio negli Stati Uniti (la nostra recensione arriverà oggi, nel frattempo vi aggiorneremo anche da Taormina, dove il cast e il regista Zack Snyder presenteranno il film) è inevitabile che si parli del futuro dei film tratti dall'Universo DC Comics.

Da tempo ormai si parla della possibilità di realizzare un film sulla Justice League, e sappiamo che la Warner ci sta lavorando attivamente ma che non darà alcun via libera finché non vedrà gli incassi dei primi due weekend dell'Uomo d'Acciaio.

Nelle interviste degli ultimi giorni lo sceneggiatore David Goyer non ha mai dato risposte univoche (Zack Snyder è stato più categorico), ma nelle interviste più recenti ha inserito alcuni indizi. Goyer, dopo aver scritto Batman Begins e L'Uomo d'Acciaio, si occuperà ora del sequel di quest'ultimo e probabilmente anche della Justice League, e proprio per questo ha sviluppato il reboot di Superman perché potesse impostare un universo cinematografico DC.

A Bleeding Cool ha rivelato in una prima intervista e poi in una seconda come il film servirà per la Justice League:

Il nostro obiettivo, se avremo successo, è che l'Uomo d'Acciaio sia il numero zero da qui in avanti, e che potenziali altri film possano espandere quell'universo in qualcosa di condiviso. Nel mondo dell'Uomo d'Acciaio, Zack ha detto che diamo per assodato che ci siano altri supereroi. Non so, però, se si sono già fatti avanti. L'idea è che Superman sia il primo. Magari ci sono persone che aiutano altre persone, ma senza il costume da supereroe. Superman arriva e si rivela al mondo. E così cambia tutto.

Quindi ora Bruce Wayne si sentirà a suo agio a vestirsi da Batman, se prima non l'aveva fatto.

Beh sì, decisamente… Non voglio approfondire troppo la cosa, ma ovviamente io e Zack abbiamo discusso della cosa. Sarebbe un processo di causa ed effetto. Quali sono i danni collaterali di quanto successo? E cosa ne pensano gli altri Paesi del fatto che Superman chiama l'America casa sua?

[…] Christopher Nolan era stato molto chiaro: la sua trilogia di Batman è ambientata in un suo universo chiuso. Ma tutti sanno che la Warner vuole fare un universo condiviso. E' il motivo per cui ho inzerito una easter egg della Lexcorp nel film, e abbiamo citato gli STAR Labs, cosa che noteranno alcuni lettori di fumetti. Zack ha inserito il satellite delle Wayne Industries, e l'ho notato solo alla prima proiezione di prova.

La vera sfida, per noi, è riuscire a raccontare Superman in un mondo come questo, un mondo dove esiste Twitter, un mondo con i social media. La sfida vera, per me, è "Ma lui potrebbe risolvere il problema della fame in Africa? Cosa farebbe con la Primavera Araba? E con la Siria?" E l'altro tema è: "Ma nel caso intervenisse non scatenerebbe un inferno? Possiede i mezzi e le conoscenze per intervenire in qualcosa del genere?"

E' una sfida interessante. Batman è più facile, perché esiste solo in una piccola porzione di mondo, non viola lo spazio aereo inernazionale ogni giorno.

Poi si è discusso di Lex Luthor: dipende tutto da cosa succede il prossimo mese. C'è quel cammeo della Lexcorp nel film, è molto visibile, e direi che possiamo dare per assodato che non si tratta di Gene Hackman. E' un Lex in stile Bill Gates, probabilmente vale 50, 60, 70 miliardi di dollari. E' un Lex molto diverso.

The Wrap ha riportato recentemente che la Warner sta esplorando le idee per un film su Aquaman o Wonder Woman, mentre Charles Roven ha spiegato a Slashfilm che il film su Flash, scritto proprio da Goyer, non ha funzionato:

E' uno scritto che Goyer ha realizzato anni e anni fa… A un certo punto mi hanno tolto dal progetto. La Warner mi ha detto che stava consolidando un progetto a parte dedicato al gruppo della Justice League, penso fosse il periodo in cui George Miller lasciò il suo film della Justice League. Hanno annunciato un consolidamento del brand, Diane Nelson è salita a capo della DC Entertainment, e Jeff Robinov mi ha chiesto di ripartire da zero, a parte Il Cavaliere Oscuro. Da allora non abbiamo più parlato di Flash.

Parlando con HeyUGuys, lo sceneggiatore è entrato maggiormente nel dettaglio dei piani della Warner:

Sarebbe ingenuo dire che la Warner non spera che questo film lanci un mondo condiviso. Zack ha detto che Bruce Wayne esiste in questo universo, ma sarà un Bruce diverso da quello della trilogia del Cavaliere Oscuro. Sarebbe ingenuo anche dire che Zack e io non ne abbiamo discusso, con vari "cosa succederebbe se". Dipende tutto dalle prossime settimane. La Warner spera che ci siano altri film dell'Uomo d'Acciaio, e che si dia il via a un universo condiviso, potremmo incontrare Batman, Wonder Woman o la Justice League. Dipende dal box-office. Se tutto andrà bene sarò felice di essere coinvolto, anche se la cosa sarà molto complessa da gestire.

A CraveOnline Goyer ha parlato di Luthor:

Se Lex esiste in questo mondo, il nostro approccio dovrà essere esattamente lo stesso che abbiamo avuto con Lois Lane nel primo film: renderlo credibile. Deve essere incredibilmente intelligente, ricchissimo e pieno di risorse.