Giovanni Veronesi, come regista, è esploso definitivamente da quando ha cominciato a lavorare con la Filmauro di Aurelio De Laurentiis (Che ne sarà di noi?, 2004), per dieci anni è rimasto con il megaproduttore italiano, periodo nel quale ha realizzato alcuni tra i film peggiori che abbiamo potuto vedere (realizzando incassi pazzeschi). Nel 2013, non senza polemiche, se n'è andato e ha girato L'ultima ruota del carro con Fandango, film di tutt'altro afflato e tutt'altre ambizioni, lontano dagli standard Filmauro e riuscito ben più di quanto fosse lecito aspettarsi.
Adesso Una donna per amica (coprodotto da Warner Bros e Fandango) ritorna alle atmosfere di Veronesi che conosciamo bene, sebbene qualcosa di diverso rimanga: l'ambizione.
Il soggetto di Una donna per amica e molte delle scelte legate alla produzione rimandano a un'idea giustamente spregiudicata di commerciabilità del film (prendere una star internazionale ch...
Nonostante il tentativo di fare un cinema diverso, anche le idee migliori del nuovo film di Giovanni Veronesi si perdono in una realizzazione mediocre se non proprio deprecabile...
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