Fin dal suo esordio al cinema come sceneggiatore del suo stesso Tre metri sopra il cielo, Federico Moccia è stato eletto a punto di riferimento del brutto, del povero e dell'imbarbarito nel cinema italiano, andando a rappresentare il compagno perfetto per l'altro comune punto di riferimento generico verso il basso: i cinepanettoni. Il primo caratterizzato da una bruttezza che è sinonimo di semplicità per ragazzine, il secondo sinonimo di volgarità per ignoranti.
In realtà chi nel cinema ci lavora (sia chi lo fa che chi lo guarda tutto) sa che esiste molto di peggio, film più volgari, più ignoranti, più stupidi, pretenziosi, odiosi, noiosi e inutili di questi. Opere che per fortuna non vengono viste quanto queste e dunque non diventano mai punto di riferimento per nessuno ma giustamente dimenticate con tempestività.
In realtà dunque Moccia non è certo il peggio. Tre metri sopra il cielo fu un film dire...
Partito con gli amori scolastici, passato per quelli delle 14enni e poi i matrimoni esasperati ora Moccia cerca di riprendere il suo target originale, arrivato oggi all'Università...
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