Storicamente la classifica di fine anno è una Top 10, ma vista la quantità di film meravigliosi che sono usciti quest’anno, secondo noi era necessario fare almeno una Top 20.

Dalla posizione 10 in poi la guerra è durissima e le posizioni, lo ammettiamo, non sono troppo affidabili. Quasi tutti i film, da quel punto in poi, in un’altra annata sarebbero stati sul podio se non primi. E’ possibile mettere Wolf Children contro La vita di Adele, Gravity contro La fine del mondo e in tutto questo piazzare anche La grande bellezza? Qualcuno è finito addirittura in sesta posizione. E, sono il primo a dirlo, è uno scandalo!

  • 20. Bellas Mariposas
    Salvatore Mereu è uno dei più grandi autori italiani contemporanei. L’ultima sua commedia racconta il peggio mostrandone un grottesco lato solare. Nessun altro ne sarebbe stato capace.
  • 19. Rush
    Quando hai in mano uno script di Peter Morgan devi solo cercare di non rovinare tutto. Incredibile a dirsi ma Ron Howard ha fatto anche di meglio.
  • 18. Clip
    La storia della Serbia cova dentro la disperazione degli adolescenti di oggi. Non è solo una considerazione astratta ma una violenta evidenza che Clip racconta con massima amarezza
  • 17. Pain & Gain
    Acuta e cinefila la commedia con cui Michael Bay piega dei fatti veri per mostrare l’idiozia di personaggi che volevano vivere come gli interpreti di un suo film.
  • 16. La santa
    Girato con l’economia di parole e situazioni dei polar francesi ma centrato sul tema tutto italiano della provincia meridionale, La santa è un poliziesco senza polizia. Un vero B movie
  • 15. Spring breakers
    Un film che è tutto immagini e metacinema, uso delle attrici contro il loro stesso stereotipo e rimescolamento di un’estetica (quella degli spring break passati in tv o celebrati al cinema) per riflettere su di essa.

  • 14. You’re next
    Sconvolgere la regola principale dell’horror, tramutare l’assediato in assediante, il braccato in cacciatore. Grande stile.
  • 13. Before Midnight
    E’ un progetto dalle proporzioni e dall’ambizione sfrenata quello messo in piedi da Richard Linklater: raccontare la vita assecondandone i tempi con un film ogni 10 anni sugli stessi personaggi e con gli stessi attori. Che invecchi con il pubblico. E’ solo il terzo.
  • 12. Gloria
    E’ il momento del cinema cileno e Gloria è la prova che anche quest’anno c’era qualcosa di così buono da dominare qualsiasi altro prodotto dal Sudamerica
  • 11. No
    Di nuovo il Cile, questa volta il suo interprete più forte e noto, Pablo Larrain con un film che cambia il concetto di period movie, usa i colori d’epoca per fondersi con le immagini di repertorio e trovare tutto un senso che gli altri film non hanno.
  • 10. Questione di tempo
    Capita raramente che la melassa e lo smielato più acuto e buonista riescano a commuovere sinceramente, a smuovere lo spettatore con la forza dei migliori sentimenti nelle persone migliori. E’ questo il caso.

  • 9. Stop the pounding heart
    Fare un documentario ma dargli una trama come fosse un film di finzione al montaggio. Cinema reale, che riprende vere persone senza dargli indicazioni eppure sembra Tree of life. Un capolavoro forse irripetibile.
  • 8. Il passato
    Una separazione era stato un film di quelli da cui non si torna indietro un caposaldo con cui fare i conti. Il passato ne ripete la struttura ma amplia ancora di più lo spettro.
  • 7. Blue Jasmine
    In qualsiasi altra annata questa bomba di Woody Allen sarebbe stata sul podio. Forse Cate Blanchett prenderà l’Oscar, di certo è tornata a dimostrare chi è la migliore.
  • 6. La fine del mondo
    La posizione numero 6 non gli rende giustizia, è una commedia che appare spensierata ma è scritta e concepita come i migliori film dell’era d’oro delle commedie (gli anni ‘50). Edgar Wright scrive e dirige come un vero maestro navigato. Un film perfetto.
  •  5. La grande bellezza
    Doveva essere un film cardinale e lo è stato. Pieno di difetti ma così esagerato nei suoi pregi da soffocarli a colpi di umorismo e trovate che rasentano il genio, continuando a lavorare dentro a lungo. Alle volte i film perfetti sono i migliori, altre volte invece sono quelli imperfetti ma vitali a scavare dentro gli spettatori.
  • 4. Wolf Children
    C’è qualcosa di indescrivibile in Wolf Children, una qualità misteriosa che gli consente di raccontare lo specifico di essere umani con un espediente fantastico. Credevo che solo Miyazaki fosse capace di far piangere di estasi davanti alla rappresentazione della nostra essenza.
  • 3. Gravity
    Per andare subito al punto Alfonso Cuaron ha fatto qualcosa di mai visto prima, ha rivisto con un film solo tutta la mitologia dello spazio creandone una sua personale (che le fonde tutte) e tutto ciò girando un film che va oltre il suo spunto e gradualmente diventa una parabola pazzesca sull’umanità e la sua voglia di non morire.
  • 2. Sacro GRA
    In questi anni il documentario è cambiato tantissimo e la scuola italiana è una delle più interessanti, vivaci e sperimentali. Ha assunto strumenti e caratteristiche del cinema di finzione, continuando a riprendere fatti reali. Sacro GRA è un punto d’arrivo, uno zenith unico di tutto questo. Di certo il film più nuovo degli ultimi anni.
  • 1. La vita di Adele
    E’ il campione di un’annata piena di campioni. Di fronte alla sfrontatezza con cui Abdellatif Kechiche riesce a lavorare sul banale (una storia d’amore, la cosa più raccontata in assoluto) andando più a fondo di quanto non abbia mai fatto nessuno prima, raccontando una storia d’amore in maniera minuziosa, senza saltare nessun passaggio e dando a tutto non sentimento ma carne, fisico. Un film che pare poter essere toccato per quanto è denso, fatto di pelle, muco, sugo, lacrime, labbra e denti. Solo così si capiscono gli esseri umani, afferma Kechiche.