“Il contratto era scaduto, perciò nessun problema. Quando ho smesso di ricevere bonifici ero più che pronto all’addio” ha detto l’attore.
Scherzi a parte, la star ha raccontato che oltre al ruolo c’è sempre stata una certa responsabilità:
Quando un bambino ti guarda e ti attribuisce proprietà magiche è qualcosa di speciale, perché – e parlo per me – siamo così fragili e imperfetti, e cerchiamo solo di fare la cosa giusta cavandocela da soli. Quando vieni idealizzato ti rendi conto che, seppur non si tratti di un obbligo, hai la possibilità di metterti d’impegno e dare l’esempio. Mi ha aiutato molto, perché odio deludere i più piccoli.
Di recente l’attore ha spiegato inoltre come quella di Iron Man e del suo “alter ego” Tony Stark sia stata sostanzialmente la seconda volta in cui, nel corso della sua carriera, ha abbracciato pienamente il “metodo” tanto da fondersi totalmente col suo personaggio:
Ci sono state due occasioni, nella mia carriera, in cui mi sono ritrovato in questo sogno febbrile a occhi aperti preparandomi per una parte. La prima volta è avvenuto con Chaplin, la seconda con Iron Man. E non si è trattato tanto di mettermi in completa correlazione con lui, quanto di presumere che fosse il mio destino costruire questo personaggio intorno a tutte le mie esperienze.
Cosa ne pensate delle parole di Robert Downey Jr sull’addio a Tony Stark e sulla sua responsabilità? Come al solito, potete dire la vostra nello spazio dei commenti qui di seguito!
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