Todd Martens del Los Angeles Times ha pubblicato un editoriale incentrato sul futuro dei parchi a tema partendo da una serie di riflessioni su Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge, titolo per la realtà virtuale ispirato all’area tematica di Star Wars disponibile all’interno di Disneyland. e di Walt Disney World in Florida.

Secondo Martens, “Tales From the Galaxy’s Edge spiana la strada a un futuro in cui gli spazi virtuali saranno molto più legati a quelli fisici e pubblici, un’idea di vecchia data che durante la pandemia da Covid-19 ha preso molta più velocità“.

Interrogato sulla questione, il regista di Tales From the Galaxy’s Edge, Jose Perez III , ha commentato:

Ovviamente stiamo giocando molto con la realtà virtuale al momento, con la realtà ibrida e con le esperienze sul posto. Credo che tutto finirà per fondersi un giorno. Inizierete a scoprire che il vostro avatar che ha un valore nel mondo virtuale avrà anche un valore nel mondo fisico. Quello che immagino succederà ai parchi del futuro sarà avere, appena pronti, degli occhiali per la realtà aumentata che daranno modo di vedere navi volanti e porg. Magari potrete catturarne alcuni e portarveli a casa.

Questa non sarà la realtà immediata dopo la fine della pandemia, ma un mondo simile è più vicino di quanto crediamo. Il Times fa notare che la Disney è quasi pronta al debutto in Floria della Galactic Starcruiser, un’esperienza di due notti che trasformerà il tipico alloggio in albergo in un gioco ambientato nel mondo di Star Wars 24 ore su 24.

galaxys-edge-millennium-falcon Martens passa poi a citare anche Super Nintendo World, l’area tematica all’interno degli Universal Studios Japan di Osaka dedicata al mondo di Super Mario, e di Nintendo in generale, che aprirà il prossimo 4 febbraio. L’area darà agli spettatori le sensazioni del videogioco, dove ogni attrazione, strada o ristorante restituiranno ai visitatori un mondo ben noto.

E chiude con una riflessione finale sul fatto che fisico e virtuale siano “complementari“:

So che la squadra della ILMxLab non sarebbe d’accordo con questo che sto per dire, ma non credo che “Tales From the Galaxy’s Edge” possa essere apprezzata a pieno senza essere stati prima a Galaxy’s Edge. Per me è stato in parte un ricordo e in parte un’estensione di un’esperienza vissuta. All’interno di Oculus Quest 2 mi sono sentito come un turista, avendo la possibilità di vedere, però, un’area di Galaxy’s Edge off-limits. Tutto mi è sembrato nuovo e tutto ciò che volevo fare era andarmene in giro e osservare.

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