Qualche giorno fa, abbiamo riportato le veementi critiche di Christopher Nolan alla decisione della Warner che, per almeno un anno negli Stati Uniti, farà debuttare le proprie pellicole contemporaneamente in streaming su HBO Max e al cinema, eppure pare proprio che la strategia sia stata elaborata anche come conseguenza della scarsa performance commerciale ottenuta da Tenet in nordamerica.

Tenet è arrivato al cinema a fine agosto in Europa e una settimana dopo negli Stati Uniti. Il thriller di Christopher Nolan, costato circa 200 milioni (esclusa P&A), ha incassato “solo” 359 milioni di dollari in tutto il mondo (e di questi 57 sono arrivati dalle sale, a capienza ridotta, attive al tempo negli USA): nei vari report pubblicati nel corso dell’estate, si parlava di un punto di pareggio per il lungometraggio che si aggirava intorno ai 500 milioni.

In una chiacchierata fatta con CNBC, Ann Sarnoff, CEO di Warner Bros, ha spiegato però che proprio l’esperienza avuta dalla major con Tenet, limitatamente al mercato americano, ha contribuito a delineare i contorni della strategia distributiva che verrà inaugurata il prossimo 25 dicembre da Wonder Woman 1984:

Guarda, siamo grandi sostenitori della distribuzione cinematografica. Siamo da sempre in ottimi affari con loro, cosa accaduta anche con Tenet di Christopher Nolan questa estate. Abbiamo stabilito delle ottime partnership e siamo molto felici di questa release che ha incassato ben 360 milioni globalmente. La maggior parte degli incassi sono arrivati dai mercati internazionali, dagli Stati Uniti sono arrivati circa 60 milioni. Stiamo davvero cercando di lavorare con i cinema e siamo pronti a fornire prodotto visto che abbiamo annunciato ben 17 film nel corso del 2021 […] Ovviamente resta ancora da vedere quante persone vorranno andare al cinema a prescindere dal fatto che siano riaperti o meno, cosa che noi sappiamo bene visto che siamo stati l’unico studio a lanciare un film davvero grande durante la pandemia. Abbiamo distribuito Tenet questa estate. Siamo felici dell’esperienza, ma abbiamo anche imparato molto. Abbiamo imparato molto circa l’inclinazione della gente ad andare al cinema lì dove sono aperti. Sottolineo come gli esercenti abbiano fatto un lavoro straordinario con le misure di sicurezza nelle strutture in materia di spazi, ventilazione e orario delle proiezioni in maniera tale da garantire la pulizia degli ambienti fra gli spettacoli e ci sarebbe piaciuto davvero tanto constatare un maggior afflusso negli USA. Nel mercato internazionale, la storia è stata differente. C’erano più cinema aperti e c’è stato più pubblico. È stata quasi un’esperienza normale, ma per quanto concerne gli Stati Uniti abbiamo capito che le persone non sono ancora pronte a riallacciare i rapporti con il cinema, da cui la nascita di questa nuova strategia. Per questo, osserveremo [i nuovi film, ndr.] sia sul fronte del box office che dei numeri che registreranno su HBO Max.

Cosa ne pensate delle considerazioni fatte dalla CEO della Warner Bros? Ditecelo nei commenti!

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