Volete un'ennesima dimostrazione di quanto la critica e i mezzi di informazione contino poco nel successo di un film in Italia? Bene, prendiamo due esempi agli antipodi. 3ciento è stato massacrato (giustamente) da tutti i mezzi di informazione come pellicola modestissima e che non fa neanche ridere, ma è primo in classifica con più di 1,1 milioni di euro conquistati in quattro giorni. Va anche detto che le uscite di questo weekend non brillavano per appeal commerciale (non sarebbe stato meglio anticipare Saw IV di una settimana ed evitare il confronto con Iron Man?), ma il risultato rimane. Al contrario, I demoni di San Pietroburgo di Giuliano Montaldo è stato un film di cui si è parlato moltissimo (come sempre capita con i 'maestri' storici del nostro cinema), senza che ovviamente nessuno segnalasse le difficoltà commerciali di una pellicola del genere. Il decimo posto e i quasi 300.000 euro ottenuti non sono un dato orrendo (anche considerando la media per sala, la quarta in assoluto tra i titoli della top ten), ma è evidente che un'operazione di questo tipo non può certo recuperare l'investimento fatto (a cui probabilmente ha contribuito lo stato) con queste cifre.

Tra i due estremi, figurano altre otto pellicole con risultati altalenanti. Va detto subito che ai tre posti seguenti compaiono titoli già usciti la settimana scorsa, per la precisione Step Up 2 (quasi tre milioni totali), 21 (poco più di 1,6 milioni complessivi, ma perde poco rispetto allo scorso weekend) e Ortone e il mondo dei chi (anch'esso sui 1,6 milioni totali, che rappresentano dopo dieci giorni una forte delusione per un prodotto del genere).

A questi, seguono un terzetto di nuove uscite. Se la cava bene L'altra donna del re, che ottiene più di 350.000 euro, ma soprattutto la seconda media per sala, che fa ritenere la scelta di proporlo in solo un centinaio di copie decisamente timida. Molto meno incoraggianti i dati di Tutti pazzi per l'oro e Un amore senza tempo, che ottengono poco più di 300.000 euro ciascuno, nonostante una diffusione decisamente più massiccia.

E mentre Il cacciatore di aquiloni (ottavo) punta a raggiungere gli 8 milioni di euro totali, vanno notati alcuni disastri commerciali come La sposa fantasma (tredicesimo con meno di 200.000 euro) e il ventunesimo posto de L'anno mille con poco più di 60.000 euro, che probabilmente non basteranno neanche a ripagare la stampa delle copie. Magari i distributori non avrebbero fatto male a lavorare maggiormente sulle comunità online di appassionati di fantasy, ma si è preferito puntare sulle pubblicità in televisione.

Infine, da segnalare la 'seconda' uscita de La ragazza del lago, per sfruttare l'effetto David di Donatello. Effetto che non è certo stato dirompente, visto che il film, riproposto in quasi un centinaio di sale, ha ottenuto meno di 150.000 euro e la quindicesima posizione…

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