Alice ancora da record negli USA, Green Zone floppa

Fonte: Boxofficemojo

Il 3D sta contribuendo a far sì che, dopo un 2009 da record, il 2010 si stia configurando come uno degli anni più sorprendenti – in epoca recente – quanto a incassi. Dopotutto, se in un mese considerato fisiologicamente di "stanca" al botteghino un film come Alice in Wonderland sbanca in tutto il mondo (dimostrando nel contempo che gli Oscar non influenzano più il box-office), qualche domanda bisognerà pur farsela. Grazie agli incassi del film di Tim Burton e alle numerose nuove uscite più in linea con il periodo, la top-ten realizza in tre giorni 130 milioni di dollari, ovvero il 53% in più rispetto allo stesso weekend un anno fa. 

Rimane in testa Alice in Wonderland, che perde solo il 47% (dopo il grande esordio di una settimana fa) e si conferma un grande successo, con ben 208.6 milioni di dollari in dieci giorni solo negli Stati Uniti. Si tratta del maggiore incasso di sempre per un film di Tim Burton con Johnny Depp, e del miglior risultato per un film uscito nel periodo tra inverno e primavera. Lo stesso accade all'estero, dove il film rimane in testa nei principali mercati dei 48 nei quali è distribuito, perdendo solo il 24% e arrivando a 221 milioni in dieci giorni, per un totale worldwide di 430 milioni (ne è costati 200). Secondo i dirigenti della Disney i risultati del film dimostrano "nuove inaspettate possibilità commerciali per questo periodo". Circa il 70% degli incassi derivano da schermi 3D: è il primo film di successo a essere stato riconvertito in postproduzione.

Dei quattro film nuovi del weekend, il migliore esordio è da attribuirsi a Green Zone, e nonostante tutto la Universal ha poco da essere contenta. Solo 14.5 milioni di dollari per il film di guerra della coppia Paul Greengrass-Matt Damon, un po' pochi per una pellicola costata 100 milioni di dollari (e tuttavia poco promossa dalla major). Secondo Nikki Rocco della Universal, si tratta comunque di uno dei migliori risultati per un film di questo genere (in particolare riguardo la tematica della Guerra in Iraq), ma comunque è difficile credere che gli incassi finali porteranno l'operazione in attivo.

Terzo posto per She's Out of My League, commedia romantica della Paramount che incassa 9.6 milioni (ne è costati solo 20), mentre al quarto posto esordisce Remember Me, con soli 8.3 milioni di dollari. Può sembrare che il film drammatico con Robert Pattinson e Emilie de Ravin non abbia fatto il botto, ma grazie al budget di soli 16 milioni di dollari dovrebbe facilmente rivelarsi un buon successo per la Summit Entertainment, che ha già rapidamente venduto i diritti di distribuzione all'estero.

Scende al quinto posto Shutter Island, che perde solo il 38% e incassa altri 8.1 milioni e arriva a 108 milioni negli Stati Uniti (ne è costati 80). Con gli incassi internazionali, il film della Paramount arriva a 190 milioni di dollari in tutto il mondo.

Sesto posto per Our Family Wedding, con un esordio di 7.6 milioni, mentre al settimo posto troviamo ancora Avatar, con altri 6.6 milioni di dollari e un calo davvero leggero: -18%. La media per sala, ancora vicina ai 4.000 dollari, dimostra che il film va ancora forte nei 1.718 cinema in cui viene ancora distribuito. 730 i milioni di dollari incassati negli USA in 13 settimane, che diventano 2,64 miliardi in tutto il mondo. 

Scivola dal secondo all'ottavo posto Brooklyn's Finest, con un calo del 67%: il film arriva a 21 milioni complessivi in due settimane, ne è costati solo 17. Brusco calo anche per Cop Out (Poliziotti Fuori): la commedia di Kevin Smith, costata 30 milioni di dollari, sfiora i 40 di incasso complessivo. Chiude la classifica The Crazies, con un calo del 48%. Costato 20 milioni di dollari, ne ha totalizzati 33 in due settimane.

Numerose le nuove uscite del prossimo weekend: si va da The Bounty Hunter (3.000 cinema) a Diary of a Wimpy Kid (3.100 cinema), da Repo Men (2.450 cinema) agli indipendenti The Runaways (225 cinema) e L'Uomo nell'Ombra (500 cinema).