C’è stato un periodo, specie dopo 300, in cui Zack Snyder pareva il golden boy della Warner in materia di cinecomic post-Nolan, poi però, con l’uscita di Batman v Superman prima e il tracollo di Justice League poi, qualcosa si è definitivamente infranto tanto che, in seguito il filmmaker, ha sostanzialmente piantato le tende da Netflix.

In occasione dell’evento Full Circle, una tre giorni organizzata da Zack Snyder per riportare al cinema i suoi tre film girati per la DC, gli è stato chiesto di riflettere su Batman v Superman e su come la pellicola sia stata accolta dal pubblico. Il blockbuster, lo ricordiamo, incassò circa 873 milioni (fonte: box office mojo), una cifra di tutto rispetto presa come dato in sé, ma comunque inferiore a quello che era lecito attendersi da un progetto che riuniva, già dal titolo, gli eroi più importanti di casa DC Comics. A questo bisogna poi sommare un apprezzamento critico non stellare.

In merito all’accoglienza riservata al suo cinecomic, Zack Snyder ragiona sul fatto che il “fallimento” di Batman v Superman è probabilmente motivato dal fatto che il pubblico rimase spiazzato dal film visto che era profondamente differente dalle altre pellicole del genere:

Credo che sia stato questo (il suo essere stratificato, ndr.) a generare pareri così polarizzati. Penso, e magari potrei anche sbagliarmi, che un sacco di gente sia andato a vederlo aspettandosi il classico film spensierato coi supereroi. Una roba fatta di solo divertimento. E invece noi stavamo servendo questa storia mitologica di supereroi drasticamente decostruttivista, pesantemente stratificata e modernamente sperimentale che aveva bisogno di un elevato grado di attenzione. E non era quello che si aspettava il pubblico. Non era quello che tutti volevano vedere. L’approccio era più da “Cosa? No. È estenuante! Ma perché combattono di notte? Lo detesto!”.

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FONTE: VERO su YouTube

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