Cattivissimo Me 2 si sta dimostrando uno dei maggiori successi dell'estate 2013 sia negli USA che nel resto del mondo, ma c'è un record del quale il cartoon della Illumination Entertainment non andrà fiero: quello della percentuale più bassa di biglietti 3D venduti.

Secondo la Universal, infatti, solo il 27% dei 143 milioni di dollari incassati dal film nel primo weekend americano proveniva dalle sale 3D, la percentuale più bassa nella storia recente del box-office. Il record precedente era detenuto da Monsters University, che solo qualche settimana fa aveva ottenuto solo il 31% degli incassi d'apertura nelle sale 3D.

Il segnale è abbastanza preoccupante: negli ultimi due anni il numero di film in 3D (anche grazie a numerose riconversioni) è cresciuto, ma sono calati pesantemente gli incassi. Il fatto che i record negativi appartengano a film di animazione è peculiare: da un lato, il 3D nei film di animazione è molto apprezzato (perché nativo e immersivo), dall'altro il target di questi prodotti sono le famiglie, che chiaramente preferiscono non pagare un notevole sovrapprezzo dovendo già acquistare diversi biglietti.

La bassa percentuale di incassi 3D comunque sta colpendo anche kolossal come World War Z (34%) e Il Grande Gatsby (33%), che pure era stato girato in 3D nativo. Con Avatar e Alice in Wonderland, tre anni fa, la situazione era ribaltata: il 70% degli incassi proveniva dagli spettacoli 3D. Già nel 2012 il calo si è fatto sentire (The Avengers aveva una percentuale di circa il 50%), e quest'anno possiamo dire che – almeno negli USA (all'estero, soprattutto nei paesi emergenti, le cifre sono di ben altro tipo) – il pubblico sta perdendo interesse in questo tipo di spettacolo, forse per via dei troppi titoli in 3D e del problema del sovrapprezzo confrontato, magari, con lo scarso impatto che hanno ultimamente certe riconversioni.