Con la campagna degli Oscar alle porte e Oppenheimer candidato a ben tredici statuette, Cillian Murphy è uno degli attori del momento, all’apice di una carriera costellata da sempre ottime interpretazioni.

GQ gli ha dedicato uno speciale durante il quale l’attore ha riflettuto sulla sua carriera e su alcuni dei suoi ruoli e progetti passati, che siano stati film di successo o amati nel tempo dal pubblico. Tra questi, nello specifico, Murphy ha citato Red Eye (film del 2005 con Rachel McAdams) ammettendo che, almeno secondo lui, non si tratta di un bel film nonostante l’apprezzamento da parte dei fan:

Oh, lo so, è pazzesco! Penso che tutto stia nel suo dualismo, che è il motivo per cui ho voluto interpretare il ruolo. La sua natura doppia. Il bravo ragazzo e il cattivo in un’unica persona. La sola ragione che mi attraeva era la possibilità di interpretare quei due aspetti… quella svolta improvvisa, capisci?

Ha poi aggiunto:

Amo Rachel McAdams e ci siamo divertiti a realizzarlo. Ma non credo sia un bel film. È un bel film di serie B.

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