Vi riportiamo qui di seguito i punti più salienti dell'intervista di Collider in occasione del Comic-Con di San Diego al cast dello Hobbit: Un Viaggio Inaspettato.

Peter Jackson ha parlato della possibilità di girare un mucchio di nuove sequenze per Lo Hobbit fornendo alcune motivazioni:

E' ancora troppo prematuro per parlarne. Le appendici rappresentano un'incredibile fonte di materiale. C'è già il romanzo, è vero, ma abbiamo anche i diritti su circa 125 pagine delle note aggiuntive scritte da Tolkien per espandere il mondo dello Hobbit. Ne abbiamo fatto uso soltanto in parte fine ad ora e solo nelle ultime settimane, una volta che ci siamo resi conto della storia a riprese ultimate, io, Fran e Philippa abbiamo cominciato a parlare allo studio delle cose che non abbiamo potuto girare e stiamo cercando di persuaderli a concederci qualche settimana in più di riprese. Probabilmente avremo bisogno di più di un paio di settimane l'anno prossimo. Ma è ancora troppo presto, quindi non posso confermare nulla, ma ci sono altre parti della storia che vorrei raccontare. 

Parlando poi della tecnologia e delle innovazioni del campo, il regista ha svelato alcuni dettagli interessanti relativi alle miniature e al motion capture per Gollum:

La tecnologia è migliorata tantissimo negli ultimi 10-12 anni. Ad esempio per il Signore degli Anelli abbiamo girato tantissimo attraverso le miniature. Tutte le strutture architettoniche per la Terra di Mezzo erano in realtà miniature, alcune di queste erano davvero enormi. Ma sei comunque limitato perchè hai una cinepresa da gestire, e non puoi avvicinarti troppo perchè i dettagli non rendono così bene. Questa volta, invece, non ci sono miniature. E' tutto fatto con la CGI. Tutto ciò che dovevamo costruire, da un punto di vista fisico, l'abbiamo costruito in termini digitali. Adesso posso spaziare e farne uso nel miglior modo possibile, sui tetti o attraverso gli archi. Posso fare cose che prima non avrei mai potuto sognare di fare con le miniature. Per me, si tratta di una delle differenze più sostanziali.

Poi ad esempio Gollum ha più muscoli facciali rispetto a 12 anni fa. Si spera che Andy Serkis abbia svolto un bel lavoro con la sua performance, facendo funzionare al meglio quei musocli. Abbiamo deliberatamente reso Gollum molto simile al look che aveva in passato perchè volevamo continuità. La WETA digital ha lavorato tantissimo ad Avatar e ha costruito un sistema di motion capture molto sofisiticato e Golum ha ereditato questa innovazione tecncologia.

Tutti sono abituati al 3D oramai, noi abbiamo girato in 3D nativo, non si tratta di una conversione. Abbiamo avuto un approccio al 3D molto realistico e immediato, è stato semplicissimo. Le cineprese hanno fatto un ottimo lavoro, anche se all'inizio erano soltanto dei prototipi. Non ci hanno rallentato affatto.

I 48fps cancellano gli artefatti che siamo abituati a vedere al cinema, e la gente deve abituarsi. Con i 48fps non si vedono sfarfallii o sfocatura. E nonostante ciò questo non ci vieta di lavorare sulle immagini con la color correction e tonalità specifiche. Tutto è esattamente come prima e per il fatto che non ci sia la sfocatura radiale tutto risulta essere più nitido. Si tratta di un'innovazione simile al 65mm. Stranamente, nel 1998, quando abbiamo cominciato a lavorare al Signore degli Anni ho seriamente preso in considerazione l'idea di girare a 65mm perchè pensavo che si trattasse del film più adatto. Ma a quel tempo le cineprese erano enormi e avremmo dovuto spedire i negativi in America per essere sviluppati, quindi non avremmo potuto vedere i giornalieri nell'immediato in Nuova Zelanda. Quindi non è risultato possibile a quel tempo. Per me il 48fps è  un bel traguardo, è come se fossi riuscito a realizzare il mio film in 65mm.

Ian McKellen ha poi parlato del suo ritorno nei panni di Gandalf:

Io e Peter eravamo così contenti che Gandalf il Bianco non fosse nello Hobbit. Preferiamo Gandalf il Grigio, Gandalf il Bianco era un po' noioso. In realtà era una specie di missionario, quindi abbiamo dovuto rassegnarci alla cosa. Ma Gandalf il Grifio ha tempo per divertirsi un po'. Può fumare, farsi un bicchierino e fare qualche trucco. E' stato un sollievo! ma la gente non deve aspettarsi un Gandalf diverso. La storia si volge 60 anni prima, ma quando hai 7.0000 anni 60 anni non fanno la differenza. Quando siamo tornati a girare il film non ho trovato solo los tesso cast, ma anche gli stessi cameramen, gli addetti ai vari reparti e tutti gli altri. Si può dire che solo il cast era diverso, come i nani e in questo caso Bilbo. Tutti si sono trovati benissimo.

Scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro, Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato è il primo di due film adattati dal romanzo omonimo di J.R.R. Tolkien, e uscirà il 14 dicembre 2012.

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