Edgar Wright è stato ospite del podcast Happy Sad Confused e ha riflettuto un po’ sullo stato attuale di Hollywood.

Il regista non è entrato nel merito delle major “colpevoli” di contribuire alla saturazione di film fatti con lo stampino, ma ha sottolineato degli aspetti problematici:

Uno dei problemi con i franchise cinematografici è che, senza fare nomi, quando annunciano calendari giganteschi di film e serie televisive […] corrono il rischio di uccidere le galline dalle uova d’oro. Mi fa strano… è come se tornassi a quando da piccolo amavo il cinema e dopo aver visto un bel film qualcuno mi dicesse: “Indovina? Ne faremo uno ogni tre anni per il resto della tua vita“. Per me è una cosa triste la mancanza di coinvolgimento nei nuovi film.

Ha poi aggiunto:

Vorrei solo che alcuni franchise avessero il buon senso di prendere fiato per tornare a emozionare le persone. Ci sono cose che ho amato e che non voglio rivedere o che comunque non voglio rivedere prima che passi tanto tempo. Non voglio parlare male di nessuno perché poi viene frainteso e ripreso fuori contesto.

Ha però lodato la saga di James Bond:

Sono molto intelligenti perché sono disposti a prendersi una pausa per creare attesa. Rappresentano l’eccezione. Oggi invece uno dei problemi è proprio questo, vorrei solo che per alcuni film e serie la gente capisse che va bene prendersi una pausa e costruire attesa.

Wright ha ammesso di trovare fuori luogo che i dirigenti degli studi cinematografici abbiano come unico intento lo sfruttamento delle proprietà intellettuali che hanno a disposizione:

Ecco cosa mi lascia perplesso. Quando arriva un nuovo dirigente, diventa il custode delle proprietà intellettuali. Perciò se qualcuno arriva alla Warner Bros., la prima domanda è: “Che ne facciamo di Scooby-Doo?“. Si pensa solo a tutte le proprietà a disposizione e a come sfruttarle. Funziona così praticamente.

Cosa ne pensate delle parole di Edgar Wright? Ditecelo nei commenti!

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