Dopo aver esordito sul grande schermo in un piccola parte in Dunkirk, e aver fatto il suo ingresso nel MCU, Harry Styles sarà il protagonista, al fianco di Florence Pugh, di Don’t Worry Darling, thriller psicologico in arrivo il prossimo 22 settembre. Aspettando dunque questa ghiotta occasione per testarlo nelle sue capacità come attore, arrivano nel frattempo gli elogi dei colleghi. In un’articolo di Rolling Stone, la regista del film, Olivia Wilde, ha rivelato che, durante le riprese di una scena, la performance dell’attore “ha lasciato tutti in lacrime”.

Ecco le sue parole:

È una scena strana, piena di riferimenti fascisti e di un’inquietante quantità di rabbia maschile. La scena prevedeva che lui stesse sul palco con Frank (Chris Pine) e cantasse il loro inquietante slogan “Di chi è il mondo? È nostro!”, in continuazione. Un’atmosfera cupa. Ma Harry ha raggiunto un altro livello. Era così pienamente immerso nel momento, che ha iniziato a urlare le battute alla folla, in questo ruggito primordiale, che era molto più intenso di qualsiasi cosa ci aspettassimo dalla scena. L’operatore alla camera lo seguiva mentre si muoveva sul palco come una specie di animale selvaggio. Eravamo tutti sbalorditi dal monitor. Credo che persino Harry ne sia rimasto sorpreso. Questi sono i momenti migliori per un attore: quando sei completamente fuori dal tuo corpo.

Quest’anno, però, vedremo Styles anche in My Policeman, film in arrivo su Prime Video il prossimo 4 novembre ambientato negli anni ’50, quando nel Regno Unito era illegale avere una relazione tra persone dello stesso sesso. L’attore ha spiegato perché ha scelto di recitare in un gay drama e parlato dell’approccio del regista per le scene di sesso:

È ovviamente abbastanza incomprensibile pensare oggigiorno: ‘Oh, non potevi essere gay. Era illegale‘. Penso che ognuno, me compreso, abbia un proprio percorso per capire la sessualità e sentirsi più a proprio agio con essa. Non si tratta di una storia gay su questi ragazzi che sono gay. Per me si tratta di amore e di tempo sprecato.

Gran parte del sesso gay nei film è costituito da due uomini che ci danno dentro, e questo toglie un po’ di tenerezza. Ci saranno, immagino, alcune persone che lo guarderanno e che erano vive e vegete durante il periodo in cui era illegale essere gay, e [il regista Michael Grandage] voleva mostrare che è tenero, amorevole e sensibile.

Per aver accettato il ruolo, Styles è stato infatti accusato di “queerbaiting”, ovvero di essersi presentato come LGBTQ senza identificarsi effettivamente come membro di questa comunità. Ecco l’attore come si difende:

A volte la gente dice: “Sei stato pubblicamente solo con donne”, e io non credo di essere stato pubblicamente con nessuno. Se qualcuno ti fotografa con qualcuno, non significa che stai scegliendo di avere una relazione pubblica o quant’altro.

Cosa ne pensate delle parole di Harry Styles? Lasciate un commento!

FONTE: Rolling Stone

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