Fonte: The Hollywood Reporter

Il 2009 si è chiuso con un vero e proprio botto: nell'ultima settimana soltanto Hollywood ha guadagnato più di 500 milioni di dollari negli Stati Uniti + Canada, dove gli incassi complessivi dell'anno sono arrivati a 10.61 miliardi di dollari. Un incremento dovuto non solo al grande successo di film 3-D (che hanno biglietti più costosi) e delle sale IMAX, ma anche dal ritorno degli americani al cinema nonostante la crisi economica che affligge il paese: le sale sono state frequentate il 4% in più rispetto al 2008, che già aveva visto vendere più biglietti dell'anno precedente. Difficile raggiungere gli 1.6 miliardi di biglietti del 2002, ma gli 1.41 miliardi staccati nel 2009 sono un'ottima cifra.

Il primo posto nella classifica delle major, già anticipata qualche giorno fa ma ora definitiva, va alla Warner Bros, che ha stabilito il record industriale di 2.13 miliardi di dollari incassati negli USA, ovvero il 20% del market-share. Secondo posto per la Paramount, con 1.46 miliardi e il 13.8% dello share, mentre il terzo va alla 20th Century Fox con 1.45 miliardi e il 13.7% dello share: buona parte dei soldi li ha incassati nell'ultima settimana dell'anno, grazie ad Avatar e a Alvin Superstar 2. Quarto posto per la Sony, con 1.44 miliardi; quinto per la Disney, con 1.21 miliardi e sesto per la Universal, che ha chiuso a 900 milioni di dollari.

Grandi fenomeni dell'anno sono stati Transformers: la Vendetta del Caduto della Paramount, che ha incassato negli USA ben 402 milioni di dollari, seguito da Avatar (per ora a 352 milioni, ma finirà presto in testa, anche se a cavallo con il 2010), Harry Potter e il Principe Mezzosangue (302 milioni nelle tasche della Warner) e Up della Pixar (293 milioni, 683 nel mondo).

Anche all'estero Hollywood ha di che essere contenta: 10.7 miliardi i dollari incassati dai film fuori dagli USA + Canada, ovvero un incremento del 7% rispetto al record di 9.94 miliardi del 2008, e dell'11% rispetto al 2007, per non parlare del 20% in più rispetto al record del 2006.  Va detto che buona parte dell'incremento negli incassi è attribuibile al calo del valore del dollaro americano, che ha perso in media l'8% rispetto alle monete internazionali nel 2009 (la Sony stessa ammette sull'Hollywood Reporter che questo fatto potrebbe aver incrementato il valore degli incassi di quasi il 10%).

In testa negli USA come all'estero sia Fox che Sony: la prima con 2.4 miliardi di dollari (un record storico per la major), grazie a successi come Avatar e L'Era Glaciale 3, la seconda con 2.14 miliardi (anche qui, record storico con un incremento del 30%) grazie soprattutto a 2012.

Piccola sorpresa la Summit Entertainment, che grazie alla rete di distribuzione internazionale costituita da major locali (come Eagle Pictures da noi) ha totalizzato ben 877 milioni di dollari fuori dagli USA, un incremento del 40% rispetto a un anno fa e ben quattro titoli sopra i 100 milioni esteri. Nel complesso, i paesi nei quali Hollywood ha trovato incrementi maggiori sono stati la Cina, che ha visto una apertura generale al cinema americano, e la Russia.

In america come nel resto del mondo il 3-D è stato un vero catalizzatore di incassi: una scommessa vinta prima ancora dell'uscita dell'atteso Avatar e, a quanto pare, nonostante la crisi economica avesse rallentato lo switch di molti cinema verso la nuova (e costosa) tecnologia. Questo fatto ha forse contribuito nel rendere la percezione dell'esperienza 3-D come qualcosa di più "esclusivo", determinandone l'attuale successo: in molti casi quelle 3-D corrispondevano solo al 25% delle copie di un film, ma portavano oltre il 50% degli incassi.     

La crisi economica non sta quindi colpendo l'industria cinematografica? Ebbene, se si guarda agli incassi dei cinema negli USA (ma anche nel mondo), decisamente no, e il motivo è presto detto: in periodi di crisi la forma di intrattenimento più soddisfacente e meno costosa rimane ancora il cinema, e la combinazione tra questo principio, l'uscita di numerosi blockbuster attesi (nonostante il 2009 abbia prodotto alcuni dei film mainstream più criticati, a causa dello sciopero degli sceneggiatori del 2007/2008) e l'avvento del 3-D hanno portato grandi risultati alle major.

Quello che è veramente in crisi è il mercato dell'Home Video: l'industria deve ancora affrontare in maniera costruttiva il fenomeno della pirateria (che porta più danni in questo settore che in quello theatrical) senza farsi prendere in contropiede, nel frattempo, per quanto riguarda il 3-D.

Se il 2009 ha visto il successo di questa tecnologia al cinema, infatti, il 2010 sarà l'anno nel quale Hollywood dovrà trovare il modo di proporla anche per l'Home Video…