Giorni fa abbiamo scoperto che un MCN (multichannel network, soggetti che riuniscono sotto il medesimo ombrello diversi canali YouTube, li curano e si assicurano che i contenuti siano ottimizzati per fare views, che siano coerenti e di un buon livello quailtativo) può valere fino a 950 milioni di dollari se si chiama Maker Studios e se a comprarlo è la Disney, colosso che dopo aver comprato LucasFilm e Marvel aveva degli spicci e ha deciso di prendere con sè una fetta importante di know-how su come si faccia entertainment online.

Ora arriva notizia che con un accordo i cui dettagli non sono stati resi noti, Maker Studios fornirà 500 ore di contenuti al canale via cavo americano Music Choice.

 Com’è facile immaginare, non essendo Music Choice parte della famiglia Disney, si tratta di un accordo siglato prima dell’acquisizione, in virtù del quale per la prima volta una quantità davvero ingente di contenuti della rete (perchè si tratta di roba edita, vista la mole) finirà su una tv via cavo, cioè a pagamento. Dunque quel che afferma quest’accordo è che i contenuti che sono già passati online non sono bruciati per uno sfruttamento televisivo, particolare che pare banale ma è invece determinante.

Il caso particolare è poi abbastanza calzante poichè Music Choice come dice il nome è un canale di musica e Maker Studios ha tutto una divisione con video musicali parodistici capitanata da Bart Baker, comico e anche imitatore, un musicista egli stesso con 2,4 milioni di utenti iscritti al proprio canale e circa 50 brani in vendita su iTunes (più che altro parodie). Così per citarne uno…

Circa una settimana fa inoltre avevamo parlato dell’accordo tra Warner e Machinima, ora l’MCN di proprietà di Disney svela di aver venduto 500 ore alla tv via cavo. Sembra abbastanza evidente che tutti insieme i colossi dei media hanno deciso che è il momento buono per acquistare quello che per loro è: 1) Know-how, cioè sapere come muoversi in rete 2) Pubblico.

Gli MCN di maggiore successo sanno come prendere il pubblico nuovo, quello che guarda meno la televisione e hanno i talent da loro apprezzati, gli stessi che un canale via cavo può acquistare o un colosso come Disney può riutilizzare da altre parti (magari per riportare quel pubblico sula tv, dove la pubblicità paga meglio).

Perchè di certo YouTube al momento non è una piattaforma che sviluppi introiti interessanti per Disney, anche e probabilmente è visto come un competitor, ma il suo pubblico, quello sì, interessa a tutti e se c’è una cosa che le corporation sanno fare è mantenere se stesse in cima a qualsiasi tipo di business. E YouTube non fa eccezione.