Sono state annunciate oggi le nomination alla 38 esima edizione dei Film Independent Spirit Awards, decise da un comitato di una cinquantina di membri e successivamente votate dagli oltre 6.000 membri dell’associazione Film Independent. I film candidabili devono essere prodotti negli Stati Uniti con un budget inferiore ai 22.5 milioni di dollari, e stavolta la premiazione si terrà il 4 marzo 2023, qualche giorno prima della chiusura delle votazioni degli Oscar, lasciando aperto lo spiraglio per qualche influenza sulle decisioni dell’Academy. Non solo: l’annuncio delle nomination è stato fatto con alcune settimane d’anticipo rispetto all’anno scorso, tanto che potrebbe influenzare i Critics Choice Awards e gli ormai obliati Golden Globe.

Negli anni abbiamo visto Oscar e Spirit rincorrersi sempre di più, diventando in più di un’occasione l’uno il riflesso dell’altro, in linea con una tendenza che vuole l’Academy nominare sempre più spesso film impegnati, indipendenti, con budget o incassi contenuti. Nel 2021 Nomadland aveva trionfato sia agli Spirit che agli Oscar. Nel 2022, invece, gli Spirit hanno preso una direzione diversa, premiando come miglior film La figlia oscura, che non era stato neanche nominato al relativo Oscar.

Con le nomination di quest’anno, per contro, le cose sembrano andare in un’altra direzione ancora. Everything Everywhere All at Once ha infatti ottenuto otto candidature: si tratta di un blockbuster a basso budget, in grado di incassare 100 milioni di dollari in tutto il mondo, molto diverso dal classico film da Spirit e probabile candidato agli Oscar. Ciò non toglie che un film da festival come Tár abbia ottenuto ben sette nomination.

Tra gli altri candidati a miglior film troviamo Bones and All di Luca Guadagnino (che ha un totale di tre candidature, con Taylor Russell e Mark Rylance), Our Father, the Devil e Women Talking.

Da notare che quest’anno le categorie delle migliori interpretazioni sono genderless, unite sotto un’unica categoria “migliore interpretazione da protagonista” e “migliore interpretazione da non protagonista”.

independent spirit awards

Miglior Film

“Bones and All”

“Everything Everywhere All at Once”

“Our Father, the Devil”

“TÁR”

“Women Talking”

Miglior Regista

Todd Field, “TÁR”

Kogonada, “After Yang”

Daniel Kwan and Daniel Scheinert, “Everything Everywhere All at Once”

Sarah Polley, “Women Talking”

Halina Reijn, “Bodies Bodies Bodies”

Miglior film d’esordio

“Aftersun”

“Emily the Criminal”

“The Inspection”

“Murina”

“Palm Trees and Power Lines”

Migliore interpretazione da protagonista

Cate Blanchett, “TÁR”

Dale Dickey, “A Love Song”

Mia Goth, “Pearl”

Regina Hall, “Honk for Jesus, Save Your Soul”

Paul Mescal, “Aftersun”

Aubrey Plaza, “Emily the Criminal”

Jeremy Pope, “The Inspection”

Taylor Russell, “Bones and All”

Andrea Riseborough, “To Leslie”

Michelle Yeoh, “Everything Everywhere All at Once”

Migliore interpretazione da non protagonista

Jamie Lee Curtis, “Everything Everywhere All at Once”

Brian Tyree Henry, “Causeway”

Nina Hoss, “TÁR”

Brian d’Arcy James, “The Cathedral”

Ke Huy Quan, “Everything Everywhere All at Once”

Trevante Rhodes, “Bruiser”

Theo Rossi, “Emily the Criminal”

Mark Rylance, “Bones and All”

Jonathan Tucker, “Palm Trees and Power Lines”

Gabrielle Union, “The Inspection”

Miglior interpretazione d’esordio

Frankie Corio, “Aftersun”

Gracija Filipović, “Murina”

Stephanie Hsu, “Everything Everywhere All at Once”

Lily McInerny, “Palm Trees and Power Lines”

Daniel Zolghadri, “Funny Pages”

Miglior sceneggiatura

“After Yang”

“Catherine Called Birdy”

“Everything Everywhere All at Once”

“TÁR”

“Women Talking”

Miglior prima sceneggiatura

“Bodies Bodies Bodies”

“Emergency”

“Emily the Criminal”

“Fire Island”

“Palm Trees and Power Lines”

Miglior fotografia

“Aftersun”

“Murina”

“Neptune Frost”

“Pearl”

“TÁR”

Miglior montaggio

“Aftersun”

“The Cathedral”

“Everything Everywhere All at Once”

“Marcel the Shell with Shoes On”

“TÁR”

Robert Altman Award

“Women Talking”

Miglior documentario

“A House Made of Splinters”

“All That Breathes”

“All the Beauty and the Bloodshed”

“Midwives”

“Riotsville USA”

Miglior film internazionale

“Corsage”

“Joyland”

“Leonor Will Never Die”

“Return to Soul”

“Saint Omer”

Premio “someone to watch”

Adamma Ebo, “Honk for Jesus, Save Your Soul”

Nikyatu Jusu, “Nanny”

Araceli Lemos, “Holy Emy”

Premio Truer Than Fiction

Isabel Castro, “Mija”

Reid Davenport, “I Didn’t See You There”

Rebeca Huntt, “Beba (Bayba)”

Premio John Cassavetes

“The African Desperate”

“A Love Song”

“The Cathedral”

“Holy Emy”

“Something in the Dirt”

Premio ai produttori

Liz Cardenas

Tory Lenosky

David Grove Churchill Viste

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