James Bond: i segreti per trovare il perfetto 007 spiegati dalla direttrice del casting

No time to die daniel craig james bond
No Time To Die
di Cary Fukunaga
30 settembre 2021
Abbiamo già avuto modo di riportare alcune parole rilasciate a Entertainment Weekly da parte di Debbie McWilliams, storica direttrice del casting della saga di James Bond.

Oggi torniamo sull’argomento per citare altre interessanti curiosità citate durante la chiacchierata fatta da Debbie McWilliams col celebre magazine.

Cominciamo proprio citando con gli elementi, le qualità che devono essere necessariamente presenti negli attori che, di volta in volta, vengono scelti per interpretare l’iconica spia:

Deve essere qualcuno che sa cavarsela, deve essere attraente, con un bel fisico, deve essere in grado non solo di destreggiarsi con la parte, ma anche con tutta la baraonda che ne consegue. È un compito non semplice che, peraltro, può restare attaccato a una persona anche molto tempo dopo l’addio alla parte anche se credo che oggigiorno sia meno determinante di un tempo. Penso che alcuni siano rimasti un po’ troppo collegati alla cosa, mentre altri, specie chi ha scelto progetti interessanti in aggiunta a James Bond, sono riusciti a farsi percepire come attori molto validi e non solo come quelli che sono stati 007.

Sulla scelta ricaduta, al tempo, su Daniel Craig aggiunge:

C’è stata una ricerca molto approfondita prima del suo casting anche perché, inizialmente, tutto era partito con un approccio un po’ differente. Al principio la storia di Casino Royale doveva parlare di questa nuova, giovane recluta che cresceva diventando James Bond e non di un personaggio già completamente formato. Ma non riuscivamo a trovare qualcuno in grado di indossare queste scarpe. Abbiamo provinato e preso in esame davvero tantissime persone, addirittura un paio di attori ci hanno anche detto “Guardate, non mi sento pronto”, che è stata una cosa davvero coraggiosa e onesta da dire da parte loro. E così siamo tornati alla vecchia formula e abbiamo cominciato le nuove ricerche. Dopo una lunga fase d’indagine, Daniel era la scelta più ovvia. Per me, per Barbara Broccoli, ma non per le altre persone. È stata lei che ha combattuto più duramente per averlo e, alla fine, ha vinto.

La direttrice di casting scende anche nel dettaglio di come sono riusciti ad avere il premio Oscar Rami Malek come villain di No time to die:

È stato davvero strano riuscire a coinvolgere Rami Malek perché, con tutto il rispetto possibile per i suoi agenti, non hanno davvero risposto quando ho suggerito loro che volevamo incontrarlo. Di base, ogni singola persona coinvolta per un film di James Bond deve prima incontrare tutti, non è che ti arriva il contratto a casa per posta. Però mi è successo di stare nel posto giusto al momento giusto. Ero andata a una proiezione di Bohemian Rhapsody dove c’era anche Rami e poi, visto che eravamo stati invitati al party per farci un drink, sono andata dritta da lui e gli ho detto “Hai saputo nulla dai tuoi agenti in merito a un film di James Bond?” e lui “No!”. Gli dissi che stavamo cercando di metterci in contatto con lui da diverso tempo. Nell’arco di un secondo si è messo a fare qualche telefonata e, il giorno dopo, era nei nostri uffici. Ed ecco fatto. Col tempo ho imparato che ci vuole una certa audacia. Vuoi qualcosa? Prendila!

Chiudiamo la rassegna con una curiosità collegata a Pierce Brosnan, l’attore che è stato James Bond prima di Daniel Craig ma che, in realtà, sarebbe dovuto esserlo già al posto di Timothy Dalton:

Era già sostanzialmente marchiato a fuoco come nuovo 007, ma, dopo che avevamo manifestato il nostro interesse, la compagnia di Mary Tyler Moore l’aveva comunque in prelazione per Mai dire sì. E malgrado l’accordo che era stato delineato, aveva letteralmente anche i costumi di scena pronti, è successo che loro avevano 60 giorni in cui far valere il loro accordo di prelazione ed esattamente al 59° giorno ci dissero “Non potete averlo”. Mancava pochissimo all’inizio delle riprese, ci misero davvero in un bel casino ed è così che si è accelerato il processo che ha portato all’ingaggio di Timothy Dalton.

Questa la sinossi ufficiale di No time to die, il nuovo film del franchise in arrivo il 30 settembre:

Bond ha abbandonato gli impegni in prima linea e si gode una tranquilla vita in Giamaica. La sua pace ha vita breve dopo che il vecchio amico Felix Leiter della CIA si palesa con una richiesta d’aiuto. La missione ha l’obiettivo di recuperare uno scienziato rapito e si rivela molto più complessa di quanto atteso: Bond sarà messo alla prova da un misterioso nemico dotato di una nuova arma tecnologica.

Scritto da Neal Purvis e Robert Wade, Scott Z. Burns e Phoebe Waller-Bridge, oltre che da Cary Fukunaga che è anche regista, il film vede nel cast Daniel Craig, Lea Seydoux, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear e Ralph Fiennes. Tra i nuovi ingressi del nuovo 007 troviamo Lashana Lynch, David Dencik, Ana De Armas, Billy Magnussen, Dali Benssalah e Rami Malek.

Cosa ne pensate? Curiosi di vedere il James Bond di Cary Fukunaga? Diteci la vostra nei commenti qua sotto!

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