Un weekend cinematografico come questo è utile per una buona lezione di giornalismo, magari da parte di chi giornalista non è. Sarà bello vedere come oggi tutti (o quasi) titoleranno sulla grande vittoria de La matassa e punteranno sul confronto contro Clint Eastwood e il suo Gran Torino. Aspettiamoci anche un servizio da parte di Studio aperto (peraltro, la pellicola è targata Medusa, quindi…), in cui magari i nostri due eroi verranno interrogati su quello che si prova a battere una leggenda come Clint Eastwood, mentre in sottofondo passerà la colonna sonora di uno spaghetti western di Sergio Leone.

Piccolo problema: al posto dei produttori de La matassa non canterei tanto vittoria. Il punto è che, semplicemente, il titolo italiano è uscito in oltre 500 schermi, mentre Gran Torino è arrivato in poco più di 300. Così, La matassa ha ottenuto quasi 2,7 milioni di euro, a fronte degli 1,7 di Gran Torino, ma la media per sala (seppur di poco) è favorevole a Clint Eastwood (5.300 contro 5.200). Facciamo qualche confronto. Solo un mese fa, Ex di fausto Brizzi apriva con 3,6 milioni in 571 schermi, per una media di 6.300 euro. Ancora meglio aveva fatto a gennaio Italians, grazie ai 4,7 milioni ottenuti in 611 sale (media di quasi 7.800 euro). Insomma, per un'uscita così massiccia, il risultato de La matassa è buono ma non certo straordinario. E non è impossibile che, alla fine, Gran Torino abbia la meglio.

Per il resto, l'unica uscita di rilievo della settimana è Nemico pubblico, ottavo con meno di 300.000 euro e una media per schermo non esaltante. D'altronde, per una pellicola francese che è soltanto la prima parte di un progetto diviso in due, difficile sperare di poter far molto meglio. Non entrano neanche nei primi venti titoli come Frozen River e L'ultimo pulcinella. Soprattutto il primo, meritevole di attenzione e molto ben recensito dalla critica, dimostra quanto sia convincente (per nulla) la grande stampa nel convincere il pubblico ad andare a vedere piccoli film.

Tengono invece decentemente Watchmen e I Love Shopping. La pellicola di Zack Snyder raccoglie altri 565.000 euro (con un calo del 53%, decisamente meglio che negli Stati Uniti), ma è un dato dovuto soprattutto al fatto di rimanere in un numero di sale notevole (quasi uguale a quello di Gran Torino) e ai risultati del primo fine settimana, che erano stati mediocri (e quindi la discesa non poteva essere estrema come in patria). A questo punto, un risultato finale sui 3 milioni (euro più, euro meno) sembra probabile. Ha invece superato quota quattro milioni I Love Shopping, piccola sorpresa in Italia, dove è andato (fatte le debite proporzioni) meglio che in America.

Stupisce invece il dato di The Wrestler, che ha la seconda peggior media per sala della top ten e che ha perso il 54% rispetto allo scorso fine settimana. Francamente, pensavo a un passaparola e a una tenuta migliore. Al momento, il film è a quota 1,6 milioni complessivi. Per quanto riguarda i candidati all'Oscar, The Millionaire è arrivato a 5,4 milioni, Il curioso caso di Benjamin Button a 10,5 e The Reader a 2,1, Milk a 2,4 e Il dubbio a 1,8.

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