Dopo l’annuncio della morte di Robbie Coltrane avvenuta ieri, sono tantissimi i tributi pubblicati in queste ore nei confronti dell’attore scomparso a 72 anni a causa di una malattia. Vi abbiamo riportato quelli della famiglia di Harry Potter, ora invece arriva un ricordo di un giornalista di nome Stefan Pape, che incontrò l’attore un anno fa in occasione della reunion per i vent’anni dell’inizio della saga cinematografica.

Se i vari membri della saga hanno ricordato quanto Coltrane fosse gioviale, amichevole e scherzoso sul set, Pape ha raccontato un aneddoto commovente che dimostra la grande responsabilità che l’attore sapeva di avere nell’aver dato il volto a un personaggio iconico come Hagrid. Pape ha spiegato che all’epoca Coltrane si trovava già su una sedia a rotelle, e che ha esaudito il suo sogno da bambino pronunciando spontaneamente poche, semplici parole:

Sono addolorato per la scomparsa di Robbie Coltrane. Ho avuto la fortuna di incontrarlo l’anno scorso e ho una piccola, bella storia sul nostro incontro. Lo scorso dicembre stavo facendo tutte le interviste per il ventesimo anniversario di Harry Potter, inclusa una con Robbie Coltrane. È stata un’intervista molto commovente, perché stava ricordando i vecchi tempi di quando ha lavorato alla saga e l’impatto che tutto ciò ha avuto sui bambini in giro per il mondo.

Era su una sedia a rotelle per l’intervista, e alla fine mi ha chiesto di portarlo nella sua roulotte. Quindi siamo andati, e mentre lo portavo mi ha detto: “Mi hai svelato che Hagrid era il tuo personaggio preferito in Harry Potter – hai detto la stessa a tutti quelli che hai intervistato?” Gli ho risposto che ero stato onesto, e che quando avevo dieci anni tutto ciò che desideravo era che Hagrid venisse a casa mia e mi dicesse “sei un mago, Stefan!” Ha fatto una pausa, e poi mi ha detto: “Voltami”. L’ho fatto, mi ha guardato fisso negli occhi e ha esclamato: “Sei un mago, Stefan!”

Sembrava davvero l’anima più gentile di tutte. Vedeva il personaggio di Hagrid come una grande responsabilità e un onore, per via del significato che aveva per i bambini. Mi ha detto di aver ricevuto tantissime lettere da bambini che speravano di essere portati a Hogwarts.

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