Ieri abbiamo parlato della lunga intervista a Sean Penn in vista della presentazione al TIFF del suo documentario “Superpower” dedicato al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy pubblicata da Variety.

Nell’estratto che abbiamo pubblicato si è parlato, principalmente, di Oscar e Will Smith (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

In Superpower si parla anche di quando, nel 2001, in occasione dell’uscita di La promessa ebbe la possibilità di avere un breve incontro, insieme a Jack Nicholson, con Vladimir Putin durante il Festival del cinema di Mosca.

Racconta:

Abbiamo avuto un faccia a faccia di 20 minuti. Il Presidente Bush aveva da poco avuto quel famoso meeting in cui aveva detto di aver guardato [Putin] negli occhi e di aver capito in quell’istante di potersi fidare di lui. Non credo che le mie intuizioni fossero più profonde di quelle del Presidente Bush. Però penso che sapesse come fare un’impressione e guidare la conversazione con il suo interlocutore… sapeva che sarei stato interessato a lui. Avevo due figli, e lui ha parlato dei suoi. Ha parlato di Judo e di argomenti di cui sicuramente era ben preparato a parlare, a seconda di chi fosse il suo interlocutore, per non fare danni al suo paese durante la conversazione. Sembrava un po’ un rettile, ma direi che non ho avvertito un eccesso di rispetto da parte sua verso nessuno in sala. Era più un “Qual è la mia mossa successiva?”.

Poi la discussione vira sulla recente e storica foto segnaletica di Donald Trump di cui vi abbiamo parlato anche noi (ECCO I DETTAGLI), un’immagine che descrive ironicamente così:

L’ho vista! Pare un venditore arrabbiato di auto usate o un mago fallito di Las Vegas!

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FONTE: Variety

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