Torniamo a parlare del romanzo di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’opera di Rae Carson che, fra le varie cose, ha avuto modo di spiegare uno dei passaggi più discussi della pellicola diretta da JJ Abrams, ovvero le modalità del ritorno in vita dell’Imperatore Palpatine (come clone).

Il libro propone alcuni nuovi, interessanti dettagli su Rey e sul fatto che la giovane Jedi, nei primi giorni del suo allenamento, desiderasse costruirsi una doppia spada laser:

Guardò la spada laser incompiuta sul banco da lavoro. Non era ancora finita e quella che aveva dolorosamente riparato era di Luke e non apparteneva a lei. Quindi la sua staffa doveva bastarle come arma. Che andava bene. Per anni, l’aveva servita bene su Jakku. In effetti, un giorno, una volta padroneggiata questa attività di produzione delle spade laser, avrebbe potuto costruirne una che, nelle sue mani, fosse più simile a una staffa. Familiare e robusta. A due estremità. Magari con una cerniera nel mezzo per maggiore portabilità.

Il film di J.J. Abrams è arrivato al cinema il 18 dicembre 2019.

Nel cast tornano Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o. Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Scritto da Abrams con Chris Terrio, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan.

Nella troupe John Williams (colonna sonora), Dan Mindel (fotografia), Rick Carter Kevin Jenkins (scenografi), Michael Kaplan (costumi), Neal Scanlan (creature e droidi), Maryann Brandon e Stefan Grube (montaggio), Roger Guyett (effetti visivi), Tommy Gormley (primo assistente regista) e Victoria Mahoney (regista di seconda unità).

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