"Perché non passi da queste parti che ti faccio fare un bel tour del posto?". Non ho mai incontrato Steve Jobs, ma iniziammo una specie di amicizia via telefono, cominciata dopo che la mia risposta alla domanda "Mac o Pc" venne pubblicata ovunque. Risposi al quesito dicendo che "Da sempre, ogni cosa che ho scritto è stata scritta con un Mac". Mi chiamò per dirmi che aveva apprezzato la cosa e che se ci fosse mai stato qualcosa che lui avesse potuto fare per me, bastava telefonargli. Di tanto in tanto mi chiamava per complimentarsi con me su un qualche film o episodio di serie televisiva scritta da me che gli era paciuta particolarmente.

E' lo stesso Aaron Sorkin a rivelare a Newsweek i curiosi retroscena del suo rapporto col patron della Apple recentemente scomparso cui Badtaste.it ha dedicato ben due speciali (che potete trovare qua e qua). Un'amicizia fra una delle più grandi menti dei nostri tempi e uno degli sceneggiatori più abili attualmente operativi in quel di Hollywood che, recentemente, ha avuto modo di raccontare la vita di un altro mogul di Slicon Valley, Mark Zuckerberg, con The Social Network. Una sceneggiatura che gli è valsa un premio Oscar.

Ecco come prosegue il racconto di Sorkin.

Quando qualcuno mi chiama per una questione di cortesia, non amo trattenerlo a lungo e così non sono mai riuscito a dire a Steve (…) dell'emozione provata nell'aprire la scatola di un prodotto Apple, cosa di cui molti parlano in questi giorni o del fatto che mia figlia non può passare davanti ad un Apple Store senza evitare d'entrare. O di quanto adorassi il suo essere showman. C'è una grandissima differenza fra uno showman e un semplice imbonitore. Uno showman ha davvero qualcosa da vendere (…). La telefonata che ricorderò per sempre è l'ultima che ho ricevuto. Voleva che scrivessi un film Pixar. Io gli dissi che amavo i film della Pixar, che li avevo visti tutti come minimo due volte ciascuno e che li ritenevo dei piccoli miracoli, ma che non mi ritenevo in grado di realizzarne uno.

Steve: Perché no?

Io: E' che….non credo di essere capace di far parlare degli oggetti inanimati.

Steve: Ma una volta che dai vita al film non sono più inanimati.

Io: La verità è che non so come raccontare queste storie. Ho una figlia piccola che adora i film Pixar e si metterebbe letteralmente a fare le capriole se le dicessi che devo scrivere un film per la Pixar, ma non voglio deluderla scrivendo l'unico brutto film della storia dello studio.

(un lungo silenzio)

Steve: Cavoli, e scrivi di quello.

Io: Steve

Steve: Perché non passi da queste parti che ti faccio fare un bel tour del posto?

Ho detto che l'avrei fatto, ma alla fine non sono più andato. Ma continuo a pensare a quel film Pixar. Per me, è questa l'eredità di Steve. Questo e il fatto che ho buttato giù queste parole con un Mac che ho adorato tirar fuori dalla scatola.