Durante un’intervista con Collider, Antoine Fuqua ha parlato delle difficoltà affrontate in fase di montaggio con The Equalizer 3, ora nei cinema italiani.

Per il regista è stato difficile “trovare” il film:

Non è mai durato più di 2 ore e 15, ma non ne ero soddisfatto. All’inizio non riuscivo a dargli un ritmo per qualche motivo. Credo che molte fosse dovuto a Emancipation, non voglio parlarne, ma tutta la questione degli Oscar mi ha segnato e non me ne ero reso conto, ho dovuto riprendermi e trovare il mio equilibrio.

Perciò ho dovuto guardarlo e riguardarlo finché non mi è stato chiaro cosa fare. Poi, ritocchi dopo ritocchi ho iniziato a pensare: “Oh, sta andando meglio“, ho continuato a tagliare scene e mi sono detto: “Ok, non è stata una grande perdita“. Ho continuato così finché non ho detto: “Ok, se proseguo, il film ne risentirà“.

Poi ho chiamato [il montatore] Conrad [Buff], che era praticamente al missaggio il giorno prima della consegna e gli ho detto: “Rimettiamo questa scena“. Lui ha risposto: “Ma di che caz*o parli? Il film è pronto“. Io gli ho detto: “No, devo rimetterla, devo assolutamente farlo“. Poi ho reinserito un paio di scene perché il ritmo mi sembrava sbagliato, mi sono reso conto di certe cose un po’ tardi.

Girato in Italia in Costiera AmalfitanaThe Equalizer 3 sposta l’azione nel nostro Paese, dove Robert McCall, lasciati gli Stati Uniti, finisce per affrontare la mafia. Ora risiede in Italia e scopre che alcuni suoi amici sono sotto il controllo di alcuni boss della malavita locali. Pronto a tornare al vigilantismo, Robert sa che di dover prendere in mano la situazione per proteggere i suoi amici.

Nel cast accanto a Washington ci sono anche Dakota Fanning (i due lavorarono assieme in Man on Fire quando lei aveva solo nove anni), David Denman, Sonia Ben Ammar e Remo Girone.

The Equalizer 3 è al cinema.

Cosa ne pensate? Lasciate un commento!

BadTaste è anche su TikTok, seguiteci!

Classifiche consigliate