Nonostante moltissime sequenze di Top Gun: Maverick siano state girate dal vero e non in un teatro di posa ricoperto di green screen, non si può dire che nel film con Tom Cruise manchino gli effetti visivi.

In occasione di un evento organizzato per la promozione del film in vista degli Oscar, come riportato da THR, la squadra di effetti visivi ha descritto come il film sia stato realizzato con un approccio “fisico” e con tecniche rivoluzionarie per le riprese aeree capitanate dal direttore della fotografia Claudio Miranda, sottolineando poi come quelle stesse sequenze abbiano avuto bisogno di interventi digitali.

In totale la produzione ha lavorato a circa 2400 inquadrature con effetti visivi, un numero molto vicino alle 2500 inquadrature di Spider-Man: No Way Home. Si tratta, ovviamente, di inquadrature di natura molto diversa: se nel primo caso è stato necessario solamente ritoccare o aggiungere dettagli digitali alle riprese dal vero, nel secondo si parla di vere e proprie inquadrature integralmente virtuali.

Come spiegato durante la presentazione dedicata a Top Gun: Maverick, le inquadrature sono state ritoccate ad esempio per aggiungere velivoli in volo sullo sfondo, missili, esplosioni, o anche sostituire interi velivoli, come ad esempio nel caso dell’F14, in disuso dal 2006.

All’evento, tenutosi al David Geffen Theater dell’Academy Museum, si sono svolte le presentazioni degli altri film in gara per una candidatura negli effetti visivi, ovvero Avatar: La via dell’acqua, Niente di nuovo sul fronte occidentale, The Batman, Black Panther: Wakanda Forever, Doctor Strange nel multiverso della follia, Animali Fantastici: I segreti di Silente, Jurassic World: Il dominio, Nope Tredici vite.

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