Torniamo a parlare della questione Via col Vento ed HBO Max.

Nei giorni scorsi il lungometraggio del 1939 diretto da Victor Fleming interpretato da Vivien Leigh, Leslie Howard, Olivia de Havilland, Clark Gable e Hattie McDaniel è stato tolto dal catalogo di HBO Max, la piattaforma streaming di WarnerMedia lanciata a fine maggio nel mercato nordamericano.

La motivazione è quella ben nota: Via col Vento è un prodotto del suo tempo di cui riflette la sensibilità sui temi dei pregiudizi etnici e razziali, una questione sempre molto delicata in un paese come gli Stati Uniti che ha ancora notevoli difficoltà a fare i conti col proprio passato tanto che il presente ne risulta ancora drammaticamente afflitto, come i recenti fatti di cronaca stanno dimostrando.

La rimozione, l’abbiamo detto fin dal principio, è una soluzione temporanea: WarnerMedia sta infatti lavorando al come riproporre online Via col Vento nella maniera “più indolore” possibile.

Sandra Dewey ha spiegato a Variety che:

Siamo lenti nel riportarlo perché ci vuole estrema attenzione e si tratta dell’unica risposta sensata. Verrà riproposto, ma con una spiegazione del contesto e del framing culturale. Nessuno vuole rimuovere contenuti del genere – ce ne stanno diversi – che hanno elementi che rientrano nell’ambito dell’insensibilità razziale. E riteniamo che debbano essere inquadrati adeguatamente nel discorso attuale.

A quanto pare, Via col Vento verrà introdotto da Jacqueline Stewart, professore di cinema presso l’Università di Chicago e conduttore di “Silent Sunday Nights” su Turner Classic Movies.

Intanto, Kareem Abdul-Jabbar, che oltre a essere una leggenda dell’NBA (con 38 387 punti è ancora lui il primo realizzatore nella storia della NBA) è anche un’ottimo editorialista dell’Hollywood Reporter, scrive che, secondo lui, un film come Via col Vento non deve in alcun modo essere bandito, ma ha bisogno di un “cartello di avviso”.

Nel suo articolo scrive:

La domanda è se le opere d’arte debbano essere censurate o meno, a prescindere da quanto siano offensive. Noi americani siamo molto sensibili a questo problema perché sappiamo molto bene che la maniera più rapida per minare le basi stesse della democrazia consiste nel mettere a tacere la stampa libera, un modo di fare che è diventata la priorità dell’amministrazione Trump che ha un ricco storico di demonizzazione dei giornalisti effettuate ai vari raduni, con le false voci di giornalisti dipinti come assassini, le richieste di ritrattazione fatte alla CNN per un sondaggio in cui Trump era dietro a Biden. Una volta che cominci ad azzittire le varie voci, le uniche che restano sono quelle che forniscono eco a quelli che stanno al potere […] Whoopi Goldberg ha affermato su The View di essere contraria alla rimozione del film: “Se cominci a levare ogni film, dovresti rimuovere… una lunga lista di film”. La sua soluzione si è basata sull’avere una conversazione aperta e franca con i suoi figli sul come i filmmaker, in passato, fossero “meno illuminati” rispetto a oggi […] Abbiamo bisogno di una maniera per presentare l’arte inserendola all’interno di un contesto storico per far sì che una data opera sia ancora disponibile e apprezzabile per via dei loro traguardi artistici, ma non di certo per le loro mancanze culturali. La maniera più semplice è quella di proporre un’introduzione – scritta o video – che vada a spiegare come gli stereotipi razziali o di genere accettabili un tempo siano ormai percepiti come inaccettabili.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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