La recensione di Banel e Adama, il film presentato in concorso al festival di Cannes

Adama è il successore in linea diretta per il ruolo di capovillaggio. Lo vuole la tradizione ma non lui, che invece preferirebbe non dover sottostare a questa regola, continuare a fare il pastore di vacche e magari fuggire via con Banel, la sua amata. Se Adama fosse una principessa del Rinascimento Disney (che come lui rifiutavano sempre la posizione che la tradizione prevedeva per loro e facevano una scelta d’amore, prima di imbarcarsi nel salvataggio di tutto e tutti) saprebbe di dover rincorrere il suo amore contro tutti e lottare per la salvezza del villaggio, invece sceglie la via più ignava: non vuole né il ruolo di potere né avere un ruolo attivo nella comunità. Una grave siccità comincerà a far fuori le vacche e tutti daranno la colpa a questa sua decisione infausta, unita al rifiuto di Banel di unirsi alle preghiere per la fine della piaga.

Evitando grazie al cielo il naturalismo al quale il ...