La recensione di Black Adam, in uscita al cinema il 20 ottobre

Paint It Black dei Rolling Stone per accompagnare Black Adam nella ricerca della sua identità e del suo nome, che nel mondo dei supereroi sono talmente sovrapposti da aver portato negli ultimi anni diversi film a far coincidere l’arrivo del nome con la maturazione del proprio posto nel mondo, del proprio schieramento nella linea (piuttosto corta) tra buoni e cattivi. E proprio il posizionamento politico è il centro di Black Adam, che tra tutti i film tratti dall’universo fumettistico DC è il più dichiaratamente politico, quello cioè che ha più a che fare con le dinamiche di potere e sovversione tra chi ha e chi non ha, tra chi domina e chi è dominato in un paese di finzione che sembra vivere dinamiche di oppressione che conosciamo e abbiamo visto accadere in medioriente.

Chi decide chi è l’eroe? Lo decidono le persone al potere, che veicolano informazioni, dettano legge, manipolano la storia e le leggende, oppure lo decide...