Ci risiamo: siamo di nuovo bloccati in un loop temporale cinematografico. No, non si tratta di Palm Springs, la commedia indie americana che recentemente ha divertito e convinto la critica e il pubblico ridando nuova linfa al genere metafisico, ma di La mappa delle piccole cose perfette. Diretto da Ian Samuels e scritto da Lev Grossman (che è anche autore del libro da cui il film è tratto), La mappa delle piccole cose perfette è però anch’esso una piccola perla del sentimentale che riesce a raccontare in modo convincente e leggero la paura del cambiamento, del futuro, dell’ignoto, senza mai scadere in superflue smancerie o in una retorica smaccatamente ottimista.

Come in Palm Springs abbiamo per protagonisti un ragazzo e una ragazza costretti a rivivere lo stesso giorno all’infinito: due vittime di un’inspiegabile distorsione temporale che non hanno idea di come uscirne, ma che proprio grazie a quella sfortuna scopriranno qualcosa di nuovo e di profondo su sé stessi: in questo ca...