La nostra recensione di Le lycéen, presentato al Torino Film Festival 2022

Dalla primissima scena, Le lycéen chiede un notevole sforzo allo spettatore. Gli sbatte in faccia l’intimità e il dramma che stanno vivendo i protagonisti e gli chiede di accettarlo, senza dare gli adeguati appigli e background per comprenderlo. In questo modo, più cerca (forzatamente) di avvicinarlo a loro, più nella realtà lo distanzia, facendolo perdere nella narrazione. Il liceale del titolo è Lucas (Paul Kircher) diciassettenne che si trova ad affrontare un grave lutto: la morte del padre in seguito a un incidente stradale. Per non rimanere solo al collegio, decide di andare dal fratello maggiore (Vincent Lacoste) a Parigi, dove scoprirà una nuova vita e nuove persone.

Tutta la storia di Le Lyceen si ambienta in un freddo inverno che si tramuta immediatamente in uno specchio dell’interiorità dei personaggi. Al regista, Christophe Honoré, interessa infatti soprattutto la messa in scena di un sen...