La recensione di M3gan, in uscita in sala il 6 gennaio

Ricorda molto Robocop la vita di M3gan, bambola meccanica con intelligenza artificiale pensata per i bambini, una versione umanizzata e avanzata di Alexa, così il film di Gerard Johnstone (scritto a partire da un’idea del maestro di bambole & tensione James Wan) la presenta, mentre viene attivata nella stessa maniera in cui veniva attivato Murphy in versione robotica. Lungo il film però scopriamo che la grande idea che un film Blumhouse ha avuto (di nuovo), è quella di fare un cripto-remake di La bambola assassina e ribaltare la prospettiva. Il tono, l’idea di orrore e gli elementi di forza sono esattamente quelli del film con Chucky e soprattutto c’è il medesimo sottotesto, la medesima idea di parlare del capitalismo tramite un giocattolo assassino. Solo che stavolta non solo la tecnologia sostituisce la magia (dinamica tipica dei nostri anni) ma tutto il racconto è visto dai produttori e non dai consumatori.

M3gan è...