La recensione di Magic Mike Last Dance, in uscita in sala il 9 febbraio

Nonostante Steven Soderbergh giri storie d’ingegno, quelle in cui qualcuno truffa qualcun altro, oppure in cui qualcuno cerca la scalata sociale o ancora in cui vuole realizzare il proprio sogno, l’impressione è sempre che i suoi siano film in cui è solo il corpo (un corpo potente) a definire le relazioni con il mondo dei personaggi e quindi a forgiare i loro destini o comprare il mondo per loro. I corpi bellissimi di Ocean’s Eleven, quello irresistibile di Sasha Grey in The Girlfriend Experience, quello letale di Gina Carano in Knockout, quello scolpito e attraente di Channing Tatum nella serie Magic Mike. Qui ancora una volta la vita di Mike è cambiata dal suo corpo. Lo incontriamo mentre lavora come bartender ad un party sofisticato e già a sera la donna che l’ha organizzato lo convoca perché desidera pagarlo perché balli solo per lei. Un ballo che cambia la sua vita.

Volerà a Londra, vivrà nella sua casa e sar...