La recensione di Night Swim, il film dell’orrore Blumhouse in uscita in sala il 22 febbraio

La Blumhouse si sposta in giardino. Dopo aver costruito una fortuna su film ambientati in casa, raccontando l’orrore, le minacce, i demoni, le presenze e tutto quello che può aggredire dentro le case (che per un popolo come gli americani, cultore della proprietà privata, è il più sacro dei luoghi), ora Night Swim della casa esplora il giardino con piscina. Questo è un film che appartiene a filone dei film di paura che mirano a spaventare con elementi, dettagli e pratiche di uso quotidiano, ma lo fa con il minimo dell’impegno.

E dire che inizia bene, con tutta una parte che funziona come Lo squalo, cioè giocando con quello che sappiamo prima ancora che la storia parta, il fatto che per quanto faccia finta di no prima o poi si inizierà a morire in quella piscina. Ce l’ha detto il trailer. Bryce McGuire cerca vibrazioni da IT, questioni di acqua che annuncia il male e di questo come alimenta...