Spiritwalker, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

Il regista coreano Yoon Jae-keun fonde in Spiritwalker delle spettacolari scene d’azione con un elemento sci-fi legato al tema dell’identità proponendo così un film in grado di intrattenere, a tratti divertire, e persino emozionare. Al centro della trama c’è un uomo, I-an Kang (Yoon Kyesang), che si risveglia dopo un incidente d’auto nel corpo di uno sconosciuto. Con un po’ di stupore il protagonista si rende conto che ogni 12 ore si sposta dentro un’altra persona e prova a capire la propria vera identità e cosa gli è successo, scoprendo inoltre il suo legame con Jin-ah (Ji-Yeonn Lim), una donna enigmatica e che indaga su quanto accaduto al suo compagno.

Jae-keun, impegnato anche come sceneggiatore, riesce a muoversi con sicurezza nella complessa rete di legami, inganni e amori che sostengono la storia di Spiritwalker, aggiungendo a ogni “salto” compiuto dallo smemorato ...