The Last Journey, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

Il regista francese Romain Quirot compie il suo esordio alla regia di un lungometraggio con The Last Journey, un’opera affascinante che riesce a superare dei difetti nella sceneggiatura e nella gestione della narrazione con l’inventiva e una fotografia, firmata da Jean-Paul Agostini, che riesce a creare un’atmosfera e un universo davvero suggestivi e di grande impatto visivo.

La storia è ambientata in un futuro non troppo distante: la Terra è alle prese con la desertificazione e temperature elevate che hanno portato all’estinzione della maggior parte degli animali e a una condizione di vita davvero complicata per le persone rimaste ancora in vita. L’unico che sembra in grado di poter salvare la Terra è Paul W.R (Hugo Becker), ma l’uomo è scomparso e tutti lo stanno cercando. A tentare di superare il campo elettromagnetico che rende impossibile distruggere la misteriosa Luna Ross...