La recensione di Ticket To Paradise, in sala dal 5 ottobre

Nel vedere Ticket To Paradise viene da pensare che sia un miracolo che esista ancora qualcuno ad Hollywood in grado di scrivere un film simile, così aderente ai modelli migliori di ritmo, sagacia e umorismo della screwball comedy provenienti dall’età dell’oro del cinema americano. E al tempo stesso viene anche da pensare che sia un miracolo che ci sia ancora qualcuno che sappia interpretare un film simile, risultando credibile e anzi sapendo aggiungere strati di personalità su dinamiche note. Invece è il contrario: un film come Ticket To Paradise, così classico nel senso migliore del termine, è possibile solo perché esistono due come George Clooney e Julia Roberts. Non sono perfetti per interpretarlo, sono la causa stessa per la quale lo si può girare. Senza due attori di quel tipo, con quelle caratteristiche e soprattutto quel tipo di intesa, Ticket To Paradise (ad oggi) non viene proprio pensato.

Questione non solo di scritt...