La recensione di Tre di troppo, il film di e con Fabio De Luigi al cinema dal primo gennaio

Il target di un film come Tre di troppo sono i genitori, cioè la stessa categoria rappresentata. Non sono certo i figli (a cui il film non dice nulla e che li rappresenta guardati dallo sguardo degli adulti) e non sono le persone che non hanno figli (a cui interessa ben poco questo panegirico sulle meraviglie della famiglia). Al pubblico dei genitori Tre di troppo propone la loro esaltazione tramite il più bieco familismo. Non nel senso del vincolo di solidarietà tra membri di una medesima famiglia ma in quello di sostituire al racconto e alla magnificazione della famiglia in sé, l’ossessione per la famiglia a tutti i costi e in qualsiasi situazione e per qualunque tipologia umana.

La trama (remake di un film francese) mette una coppia single soddisfatta e piena di interessi, che disprezza i bambini e le famiglie, come per magia a contatto con tre figli già grandi, in età preadolescenziale. Di ...