Il panel DC al San Diego Comic-Con ha fatto parlare di sé più che per quello che è stato mostrato, per tutto ciò che è rimasto fuori. Nei giorni precedenti alla convention si era diffuso un ottimistico entusiasmo dei fan rispetto a un possibile annuncio del ritorno di Henry Cavill nei panni di Superman. Non è stato così. Un’assenza alla Nanni Moretti, di quelle che si vedono di più quando non ci sono. Ha fatto chiedere che intenzioni abbia la Warner Bros rispetto al futuro del personaggio. Continuare o scartare?

Una riposta è importante e va data presto

Perché con l’annuncio del ritorno in Aquaman 2 di Ben Affleck nei panni di Bruce Wayne fatto da Jason Momoa, l’universo DC classico si dimostra più vivo che mai. Ora, occorre specificare che il progetto di Zack Snyder, con i seguiti della sua Justice League da lui pensati, sono ben diversi dall’uso dei personaggi che fanno parte di quel mondo. Si può quindi continuare a usare il Batman di Ben Affleck, la Wonder Woman di Gal Gadot e l’Aquaman di Jason Momoa anche senza rimettere in piedi quelle storie. I personaggi rimangono, lo snyderverse no.

Resta però una grande confusione su tutto quel progetto. Attualmente infatti nell’universo DC esistono tre Batman: quello di Robert Pattinson, Michael Keaton che ritornerà in The Flash e ovviamente Ben Affleck.

Il secondo pilastro fondamentale del mondo DC è ovviamente Superman. Rimanere senza un progetto cinematografico sul personaggio quando invece ci sono piani per Shazam, Black Adam, Batgirl è, per così dire, moralmente assurdo. Non avere una situazione di chiarezza è ancora peggio. E lo si è visto quando al Comic-Con The Rock è stato fischiato dopo avere alluso all’idea che Henry Cavill potesse non essere più l’interprete dell’Uomo D’acciaio, salvo poi definirlo il Superman della nostra generazione. Un gioco che simula una rivalità in termini di potenza che è in atto sin dall’annuncio di Black Adam.

Come mai Henry Cavill non era a San Diego?

Le voci, come spesso capita, si sono rincorse a San Diego. Prima un annuncio era dato quasi per certo, poi si sono ventilate alcune ipotesi sulla mancata comparsa L’assenza di Henry Cavill potrebbe essere dovuta agli impegni sul set e al Covid. Abbiamo appreso infatti che le riprese di The Witcher (che si stanno svolgendo proprio in questi giorni) si sono interrotte per via della positività dell’attore. Nulla avrebbe però impedito un annuncio in sala H da parte dello studios. A meno che non si volesse mantenere la sorpresa per il DC Fandome, l’appuntamento dedicato appositamente a quell’universo. In tal caso sarebbe un grossolano errore di lettura delle aspettative dei fan, dato che i malumori generati dal panel sono stati maggiori dell’hype per le nuove uscite mostrate. 

Nel frattempo resta nel limbo dello sviluppo anche il Superman nero (Val-Zod?) scritto da Ta-Nehisi Coates di cui, secondo comicbook, non sono ancora stati finalizzati dei piani di uscita. Con Henry Cavill che rischia di invecchiare troppo per mantenere l’ambito costume (un ruolo fisicamente faticoso) e il prossimo debutto di Supergirl in The Flash bisogna urgentemente trovare uno spazio per tutti. Fare ordine, insomma.

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Un passaggio di consegne inevitabile da Herny Cavill alla nuova generazione

Sembra quindi assurdo per la Warner\DC lasciare perdere Herny Cavill come Superman. Nelle mille controversie che hanno caratterizzato questa prima fase di storie il consenso riguardo all’attore è stata una delle rare costanti positive.

Andare avanti con lui non è solo la mossa giusta, è l’unica e inevitabile carta che si può giocare a questo punto. Il personaggio ha ancora molto da dire? Certamente! Ma anche se si volesse chiudere definitivamente, per ragioni contrattuali o anagrafiche, non bisogna dimenticare che si può farlo con grazia.

Proprio perché esistono delle alternative, dei nuovi personaggi vicini all’uomo d’acciaio che dovrebbero arrivare presto sugli schermi, il passaggio di consegne va fatto bene. Supergirl, qualora fosse qui per restare, non deve diventare una sostituta di Superman. Il principio, insomma, deve essere quello dei Marvel Studios: prendere il posto affiancando.

Si può sfruttare lo spazio di un’ultima avventura, magari con i 3 “super” nella stessa pellicola, per legittimare la presa in carico di un’eredità pesante.

Un recasting a freddo di Henry Cavill non gioverebbe a nessuno

Sostituire Henry Cavill di colpo e senza una ragione narrativa danneggerebbe sia la continuità delle storie che l’attore che prenderà il suo posto. Già non è semplice farsi accettare nei panni di personaggi che hanno una lunga storia cinematografica alle spalle (si vedano gli infiniti dibattiti sugli ultimi due Batman). Se poi è lo studio stesso a stimolare un ingiusto confronto tra interpreti, contrapponendoli a freddo, la mossa assomiglia proprio a un auto sabotaggio. 

Anche la strategia attendista, che sembra essere quella adottata ora, è un’arma a doppio taglio. Da una parte sonda il successo delle pellicole più collegate rispetto a quelle autonome (The Batman, Joker), dall’altra perde lo slancio lasciando andare avanti il resto dell’universo. Anche il figlio di Krypton potrebbe giovarsi di un restyling autoriale di questo tipo. Un film in solitaria può essere una soluzione. Ma quanto si può aspettare prima di dare una risposta ad una fan base che sa bene come farsi sentire?

Un nuovo movimento popolare che suggerisce a gran voce quali devono essere le prossime mosse (in stile #Restorethesnyderverse) è l’ultima cosa che lo studio può desiderare.

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