Ti prego, Dio, fa che non abbiamo ucciso John Wayne”. A pronunciare questa frase si dice (non ci sono prove) sia stato uno scienziato dell’agenzia per la difesa nucleare del Pentagono quando si diffuse il sospetto che la scelta del set di un film abbia portato alla morte di molte persone del cast per tumore. Incluso “il Duca”. La storia è stata riportata in auge da Joe Rogan nella puntata del suo podcast in dialogo con Taylor Sheridan. Si tratta di una delle voci più shoccanti di Hollywood, spesso data per certa, ma in realtà ancora tutta da provare.

Il conquistatore, film del 1956 diretto da Dick Powell e prodotto da Howard Hughes è noto per due ragioni, nessuna delle due riguarda la sua qualità. La prima è la discutibile scelta di fare interpretare Genghis Khan a John Wayne. La seconda è la scelta della location in cui girare il film, che potrebbe avere causato la morte di gran parte del cast tempo dopo. Il conquistatore doveva svolgersi in un paesaggio che ricordasse le steppe dell’Asia. Nell’agosto del 1954 La troupe si trasferì pertanto a Saint George, città nello Stato dello Utah a 137 miglia da Yucca Flat, in Nevada, il sito dove tra il 1951 e il 1962 il governo degli stati uniti detonò più di 100 bombe atomiche nei test nucleari. 

Pericolo radiazioni per John Wayne?

Un’iconica immagine mostra John Wayne e i figli sul set de Il conquistatore mentre osservano preoccupati un contatore Geiger. L’anno prima, nel 1953, il governo degli Stati Uniti aveva detonato undici bombe. La popolazione locale era stata rassicurata che la ricaduta radioattiva sarebbe stata ininfluente. Tra marzo e giugno St. George venne ricoperta dalla polvere del deserto, portata dal vento.

Un anno dopo John Wayne e la troupe del film si spostarono lì per le riprese. Diciassette anni dopo, un articolo di People titolava: i figli di John Wayne, Susan Hayward e Dick Powell temono che il fallout abbia ucciso i loro genitori.

Wayne morì per un cancro allo stomaco nel 1979. Powell nel 1963 per via di un linfoma. Pedro Armendáriz si uccise dopo aver ricevuto la diagnosi di un cancro terminale. A Susan Hayward fu scoperto un cancro al cervello nel 1970. Cinque anni dopo morì. Con il passare del tempo anche il resto delle persone che avevano partecipato al film iniziarono ad ammalarsi. Nel 1980 il film era ormai bollato come una produzione di “RKO Radioactive Picture” dato che dei 220 membri del cast e della crew a 91 fu diagnosticato un tumore. Per 46 di loro fu fatale. 

Anche per i figli delle star, che li avevano accompagnati sul set, arrivarono problemi di salute. Michael Wayne ebbe un tumore alla pelle nel 1975. Patrick Wayne subì l’asportazione di un tumore benigno. Il figlio di Hayward, Tim Barker, asportò anche lui un tumore benigno alla bocca all’età di 35 anni.

John Wayne il conquistatore

I sospetti e le prove

L’articolo di People arrivò mentre l’America dibatteva sulle conseguenze per la salute delle popolazioni vicine ai siti di test nucleari. La comunità locale di Mormoni stava alzando la voce denunciando il governo con l’accusa di “averli trattati alla stregua di cavie”. Le indicazioni date erano di non temere le conseguenze, ma addirittura di godersi lo spettacolo delle detonazioni, tanto che alcune famiglie erano solite recarsi nei punti panoramici per assistere agli esperimenti. Uno studio del 1984 dimostrò che l’incidenza del cancro sugli abitanti dell’area adiacente al sito per i test del Nevada era cinque volte maggiore rispetto alla media nazionale

Nel 1990 il governo gli diede ragione approvando un fondo di compensazione per i danni subiti dai cosiddetti “downwinders”, le persone che hanno sviluppato un cancro come possibile conseguenza dell’avere vissuto vicino a luoghi radioattivi. Non ci sono prove però che tutto questo sia legato alla morte di John Wayne e al resto della crew, rimasti per poco in un’area considerata comunque poco radioattiva. 

Wayne era infatti un accanito fumatore, così come Tim Barker, il quale attribuì il suo tumore proprio alla quantità di sigarette consumate. Kyle Hill ha provato a mettere ordine agli eventi spiegando come la teoria del “set radioattivo” sia stato parte integrante nella retorica di una campagna politica, durata decenni, da parte dei downwinders. Le parole riportate dal professor Robert C. Pendleton, dell’università dello Utah, che giudica come un’epidemia i casi di cancro tra il lavoratori del film, sono fortemente condizionate. Già qualche anno prima Pendleton si era espresso con preoccupazione sui test nucleari, convinto che la moglie fosse morta proprio a causa delle radiazioni. 

Una sola fonte per la notizia

L’articolo di People divenne l’unica fonte, poi ripresa fino ad oggi. Nonostante il lavoro di ricerca fatto, l’articolo presenta però alcuni non detti importanti. Tra il 1957 e il 1979 altri 3 film usarono la stessa location. Il cast di La tortura della freccia, Cordura, Il cavaliere elettrico non riscontrò particolari problemi. Non in misura maggiore di quelli de Il conquistatore, formato da star che erano solite fumare e condurre una vita non particolarmente prudente da questo punto di vista. Secondo i dati dell’articolo il 41% delle persone che hanno lavorato al film ha sviluppato un tumore e il 21% è morto a causa di questo. La percentuale è però esattamente in linea con quelle nazionali dell’epoca. L’età avanzata delle star e gli anni di osservazione rispetto all’insorgere di malattie, non differiscono dalle statistiche che hanno interessato gli altri cittadini.

L’esposizione radioattiva a cui sono stati sottoposti, per relativamente poco tempo delle riprese, era troppo bassa per giustificare una correlazione con l’insorgere di tumori come le notizie affermavano. Lo scienziato anonimo che ha temuto di aver ucciso John Wayne può stare tranquillo. Nel banco degli imputati non ci dovrebbe essere lui come primo accusato, bensì le sigarette consumate dall’attore, si dice, al ritmo di una ogni cinque minuti.

Classifiche consigliate