Rubrica a cura di ColinMckenzie

Non c'è dubbio che Dan Brown sia un bravissimo narratore. Si possono fare tante critiche ai personaggi che crea o alle storie che racconta, ma sicuramente riesce a tenere interessato il lettore verso quello che scrive. I procedimenti saranno anche semplici, ma funzionano bene, come l'idea di chiudere praticamente ogni capitolo con qualcosa di misterioso e da spiegare o mettendo insieme tanta cultura variegata in maniera originale.

Di sicuro però Brown sembra anche vittima del suo successo, che lo porta sostanzialmente a ripetere le storie che lo hanno reso popolarissimo e ricchissimo con il personaggio di Robert Langdon, ossia Angeli e demoni e Il Codice da Vinci. Non si tratta solo del protagonista (quello è obbligatorio) e magari della sua spalla femminile (che in questo caso ha anche un rapporto meno interessante del solito), ma proprio del quadro globale delle vicende.

Siamo ovviamente di fronte alla solita caccia al ...