Bridgerton (terza stagione, prima parte): la recensione
La terza stagione di Bridgerton vi farà mettere in dubbio la profondità dei sentimenti di Colin per Penelope
Bridgerton è sempre Bridgerton. Di questo, nessuno degli appassionati della serie deve preoccuparsi con il debutto della terza stagione e al di là del fatto che Netflix abbia deciso di dividere in due questa stagione (il loro peculiare modo di dire, senza dirlo, che non gli conviene rilasciare in un unico colpo un'intera stagione, soprattutto se di una serie di successo) anche in questo nuovo appuntamento, tra musiche, costumi, corteggiamenti e cotillion, ritroverete gli stessi personaggi che avete amato, con l'eccezione - come già noto - dei Duchi di Hastings.
Di cosa parla la prima parte della terza stagione di Bridgerton
Al suo terzo appuntamento Bridgerton riprende con l'apertura della nuova stagione londinese e con la consapevolezza di Penelope Featherington (Nicola Coughlan) di come sia arrivato il momento di rinunciare all'amore non corrisposto per Colin Bridgerton (Luke Newton), dopo averlo sentito - l'anno precedente - confessare ad altri gentiluomini che non aveva alcuna intenzione di chiederla in moglie. Nonostante le voci che giravano a causa della loro amicizia, è decisa a trovare un marito che le garantisca abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, permettendole così di uscire da una casa che ritiene ormai una prigione. Nel frattempo, Colin è tornato da un lungo viaggio intrapreso durante l'estate e appare maturato e molto più sicuro di sé. Quando Penelope decide di cambiare look, nel tentativo di conquistare un futuro compagno di vita, Colin si offre di aiutarla, ma appena i suoi suggerimenti cominciano a funzionare... è costretto suo malgrado a confrontarsi con i sentimenti che prova per lei. A complicare le cose, inoltre, c'è la rottura tra Penelope ed Eloise (Claudia Jessie), di cui Colin non conosce le ragioni.
La serie sistema molti problemi del libro, ma non tutti
Giunti alla terza stagione di Bridgerton, c'è da chiedersi perché questa particolare epoca sembri attrarci tanto. Nonostante infatti gli autori dello show abbiano strenuamente lavorato per costruire personaggi femminili forti che spesso, infatti, non corrispondono ai canoni del tempo, il concetto di indipendenza femminile nell'era Regency resta decisamente aleatorio e l'unica forma di indipendenza a cui una donna poteva veramente aspirare era quella di sposarsi per potere, di fatto, occuparsi di una casa propria e fare figli e passare così dal controllo paterno a quello del marito. In particolare, questa stagione riserva poi alle donne un paio di batture poco felici, la più meschina delle quali viene pronunciata da Benedict Bridgerton, che si lamenta di come le debuttanti "caccino in branco" il che, detto da un uomo che dimostra di cedere facilmente al fascino femminile, ma contribuisce comunque a far parte di una società che prepara poi le donne unicamente al ruolo di mogli e madri, per una serie così chiaramente femminista come questa, è piuttosto contraddittorio.
Lasciandoci alle spalle le discutibili abitudini sociali del tempo che non si sposano con la modernità a cui la serie anela, la terza stagione di Bridgerton, liberamente tratta dal quarto romanzo di Julia Quinn, intitolato Un uomo da conquistare, è molto diversa dal libro, che è anche forse il più controverso e meno riuscito, nonostante il fatto che contenga la rivelazione dell'identità di Lady Whistledown.
Come noto, nello show è stato stato rivelato fin dall'inizio che Penelope fosse in realtà la sagace autrice adorata dal bel mondo e questo è stato un cambiamento che ha obbligatoriamente portato a modificare molti aspetti della trama del romanzo, a eccezione del fatto che Colin sia all'oscuro del segreto di Penelope.
Nel libro, poi, quando Colin torna da un lungo viaggio (in cui si assenta molto più di una sola estate), si ritrova di fronte una Penelope molto cambiata, con abiti meno sgargianti e più adatti a lei, più sicura di sé, ma anche più conforme ai canoni di bellezza del tempo, avendo perso diversi chili, il che la rende più attraente ai suoi occhi, affibbiandogli indirettamente così la parte del superficiale. Fortunatamente questo aspetto, nella serie, viene in parte smorzato, ma non del tutto. I primi 4 episodi della stagione sembrano infatti troppo affrettati per comprendere davvero le ragioni per cui Colin, improvvisamente, sembri essere così interessato a Penelope, se non il fatto che la sua amica stia finalmente uscendo dal guscio e qualcuno la trovi più interessante di quanto non abbia fatto lui per anni. Ma è sufficiente a farlo perdutamente innamorare? A nostro avviso non abbastanza per rendere credibile questa improvvisa infatuazione da parte del quartogenito dei Bridgerton.
Quando Penelope troverà infatti un pretendente davvero interessato a lei che, vi mettiamo in guardia, apparirà persino più interessante di Colin e sicuramente più genuinamente attratto dalla personalità di Penelope, quest'ultimo comincerà a pentirsi di aver accettato di affiancarla nella sua missione di trovare un marito.
La speranza è che nei 4 episodi rimasti gli autori decidano di dare maggiore spazio al personaggio di Colin per comprenderne davvero le motivazioni e mostrarne una reale maturazione che vada al di là di un uomo che improvvisamente vuole un giocattolo a cui non è mai stato interessato prima, solo perché gli è stato quasi strappato di mano, ma considerato che la stagione dovrà trovare ancora spazio per la grande rivelazione sull'identità segreta di Penelope, che scatenerà certamente una reazione in Colin, temiamo che questo aspetto non venga ulteriormente curato ed approfondito.
La prima parte della terza stagione di Bridgerton (episodi 304-304) è disponibile su Netflix da giovedì 16 maggio, mentre la seconda parte (episodi 305-308) uscirà giovedì 13 giugno 2024.