Thanksgiving è al cinema dal 16 novembre

Dopo sedici anni di attesa e almeno una decina di aggiornamenti costanti su un progetto che a un certo punto sembrava non dovesse più vedere la luce, Eli Roth ce l’ha fatta: ha preso il suo fake trailer per Thanksgiving, uno di quelli che accompagnavano la doppia visione di Death Proof e Planet Terror, e l’ha trasformato in un film. Non solo! Ha resistito alla tentazione di puntare sulla nostalgia e ha deciso di modernizzarlo, nel look e anche nei temi: il risultato è uno degli slasher migliori dell’anno e uno dei più divertenti da parecchio tempo.

Thanksgiving rientra in quella particolare sottocategoria che potremmo definire “slasher festivo”, film nei quali il serial killer di turno (umano, mostruoso, scegliete voi) sfrutta il clima tipico di una specifica festività per trovare terreno fertile per i suoi massacri. Va bene qualsiasi festività, ovviamente: sono giorni in cui la gente tendenzialmente non lavora ma si ammassa in gruppi più o meno numerosi e in un luogo chiuso. Qui ve ne presentiamo (in ordine alfabetico, ça va sans dire) altri 10, tutti ambientati in un giorno di festa. Abbiamo provato a variare il più possibile, ma c’è purtroppo almeno una, inevitabile ripetizione: nessun giorno dell’anno ci terrorizza più del Natale.

Thanksgiving Black

Black Christmas

Appunto: il film del 1974 con Olivia Hussey, ispirato a una serie di omicidi realmente avvenuti in Canada, e anche a una leggenda metropolitana che ha influenzato anche Scream, è ambientato a Natale, il giorno più spaventoso dell’anno. Ci sono un gruppo di studentesse che stanno passando le festività nella loro sorority, e c’è un tizio che le vuole uccidere: semplicissimo e tremendamente efficace.

Dead Snow

Abbiamo fatto un po’ fatica a trovare un rappresentante pasquale dello slasher festivo, e Dead Snow non è neanche uno slasher a dirla tutta, ma si guadagna una citazione sia perché è ambientato, appunto, durante le vacanze di Pasqua, sia perché è uno dei film di zombi più genuinamente divertenti del millennio.

Halloween

Facilissimo. Si svolge ad Halloween, è il film simbolo di Halloween, ha cambiato per sempre il significato che diamo alla parola stessa “Halloween”. Ne avevamo parlato qui, definendolo “il Via col vento del cinema horror”.

My Bloody

Il giorno di San Valentino

Uno dei tanti figli di Halloween usciti negli anni Ottanta, nonché quello che Tarantino ha indicato come il suo slasher preferito di sempre. Ha avuto anche un remake datato 2009, e tristemente girato in 3D come molti horror di quel periodo provarono a fare, fallendo clamorosamente.

Krampus

Torna purtroppo il Natale, ma non potevamo non citare questo piccolo gioiello diretto dall’allora talentuoso Michael Dougherty (che poi si è un po’ buttato via dietro al Monsterverse). Meno slasher e più classicamente horror, con tocchi di commedia, si gioca con Trasporto eccezionale il titolo di “miglior horror di Natale che forse ancora non conoscevate”.

Maniac Cop

Il film di William Lustig non è forse il primo che viene in mente quando si parla di horror festivi, ma una delle scene madre è ambientata durante una parata per il giorno di San Patrizio – una festività molto sentita in certi Paesi anglofoni e che dalle nostre parti si traduce di solito in “al pub irlandese sotto casa fanno le pinte a metà prezzo”.

Mardi

Mardi Gras Massacre

Uno dei più famosi video nasty degli anni Settanta, è una sorta di sequel/remake/fotocopia di un film del 1963, Blood Feast. Al quale però mancava il lato festivo della faccenda, che qui è ambientata a New Orleans in occasione della festa, appunto, del Mardi Gras, durante la quale un serial killer miete vittime per sacrificarle a una dea azteca (!).

Pesce d’aprile

Dobbiamo ammetterlo: il film di Fred Walton non è un granché, anche perché punta fin troppo su una comicità non precisamente ben scritta. Ma è anche il più famoso horror di tutti i tempi basato sul concetto del pesce d’aprile (non che abbia tanta concorrenza), e si guadagna così una citazione.

Tanti auguri per la tua morte

Stiamo barando? La “festività” del film è in realtà variabile, perché è il compleanno della protagonista – e come forse già saprete, non tutte le persone festeggiano il compleanno nello stesso giorno. Ma è anche fissa, considerato che si ripete uguale a sé stessa in un loop apparentemente senza uscita. Il meno horror dei film in lista, ma merita anche solo per la bravura di Jessica Rothe.

Trick ‘r Treat

Mmm, ci siamo distratti e ci siamo ricascati: anche Halloween si ripete, ma cosa ci volete fare? È la festa delle streghe, la serata più spaventosa dell’anno, il momento perfetto per ambientare un horror. O un’intera antologia, diretta un’altra volta da Michael Dougherty, che diventa quindi l’unico regista citato due volte in questa lista. Ne avevamo parlato anche qui.

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