Nel 1919, quattro dei nomi di maggiore successo di Hollywood (Douglas Fairbanks, Charlie Chaplin, Mary Pickford e D.W. Griffith) si riunirono per dar vita alla United Artists, una società di produzione indipendente. Oltre all’indubbia volontà di massimizzare i propri profitti, c’era l’intento (rivoluzionario per l’epoca) di controllare completamente il proprio lavoro.
L’avventura della United Artists, negli anni, ha subito diversi tracolli (era praticamente chiusa negli anni quaranta, mentre dovette essere venduta alla MGM dopo il fallimento de I cancelli del cielo all’inizio degli anni ottanta). E’ quindi un po’ sorprendente sentire che saranno Tom Cruise ePaula Wagner a riprendere in mano l’attività produttiva della United Artists.
L’avventura della United Artists, negli anni, ha subito diversi tracolli (era praticamente chiusa negli anni quaranta, mentre dovette essere venduta alla MGM dopo il fallimento de I cancelli del cielo all’inizio degli anni ottanta). E’ quindi un po’ sorprendente sentire che saranno Tom Cruise ePaula Wagner a riprendere in mano l’attività produttiva della United Artists.
Mentre il ruolo della Wagner è chiaro (sarà la CEO della United Artists, insomma la responsabile di tutte le operazioni), quello di Cruise è più ambiguo ...
L’attore americano, dopo il divorzio dalla Paramount, ha deciso di dare una nuova vita alla storica casa di produzione, assieme alla sua socia Paula Wagner. Mossa astuta o ennesimo esempio della megalomania a cui ci ha abituato la star?
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