Al Giffoni Film Festival 2022 il nostro Francesco Alò ha incontrato Andrea Crisanti, il direttore del dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, con cui ha parlato dei suoi film preferiti e dell’esperienza di andare al cinema.

Video: Andrea Storzillo

Massima attenzione. Nella Sala Blu della Multimedia Valley, da parte dei giffoner, per l’incontro con Andrea Crisanti. Ma anche quella che proprio il direttore del dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova ritiene debba esserci, da parte della classe politica mondiale, nei confronti dei “duecentottantamila bambini che ogni anno muoiono di malaria nei paesi più poveri del mondo. Soprattutto in Africa. Questi bambini sono invisibili alla nostra coscienza e alla nostra conoscenza”. Il virologo, accademico e divulgatore scientifico ne ha parlato in apertura del suo intervento davanti alla sezione Impact! del Festival. Duecento i ragazzi in maglia rossa, di età compresa tra i diciotto e i trent’anni provenienti da tutta Italia e anche dall’esterno, che hanno ascoltato con attenzione le sue parole. Piene di sapere e di umanità. “La malaria fa centinaia di migliaia di vittime ogni anno, soprattutto tra i più piccoli” ha sottolineato il virologo. “A trasmetterla sono le zanzare. Ce ne sono circa tremilacinquecento specie in tutto il mondo, di cui solo quindici specie correlate possono portare la malaria. Sono necessari nuovi interventi per passare all’eradicazione della malaria”.
Crisanti ha di recente coordinato un gruppo di giovani ricercatori internazionali con l’obiettivo di “consegnare la malaria alla storia” individuando una via d’uscita efficace in termini di cura e prevenzione. Il team ha preso di mira selettivamente la specie di zanzare Anopheles gambiae, che è responsabile della maggior parte della trasmissione della malaria nell’Africa sub-sahariana. “La politica deve fare di più” ha affermato senza fare giri di parole. “Bisogna investire risorse importanti in maniera stabile. Nel mondo ci sono popoli che non hanno avuto la fortuna di vivere settant’anni senza pandemie. Non possiamo voltarci dall’altra parte. Abbiamo tutti il dovere della sensibilità e dell’impegno. Ma se non c’è la volontà politica di intervenire non si va da nessuna parte”. Dal tema degli invisibili, in chiave sanitaria, alla visibilità del ruolo del festival di Giffoni a favore delle giovani e giovanissime generazioni. Una visibilità che si tocca con le mani del cuore: “L’entusiasmo che si respira in questo posto è unico e necessario più che dopo due anni di pandemia da covid che ci ha paralizzato dentro e fuori” ha affermato Crisanti. Sono felice, emozionato ed onorato di essere qui per il secondo anno consecutivo. A Giffoni c’è sempre un’energia incredibile. È l’energia della vita che si riappropria di sè stessa”

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